Economia
Stop auto inquinanti dal 2035, l'Ue rinvia il voto a data da destinarsi
A pesare sul nuovo rinvio, le posizioni contrarie di Italia e Germania, ma anche della Polonia e della Bulgaria
L'Ue rinvia ancora il voto per lo stop alle auto inquinanti dal 2035
L’Ue rinvia ancora il voto sullo stop alle auto inquinanti nel 2035. In seguito alla presa di posizione contraria di Germania e Italia, slitta ancora a data da destinarsi la decisione sull’addio ai veicoli a motore termico. A rivelarlo è un portavoce dell’Ue.
Oltre a Germania e Italia, pesano anche le posizioni di fatto contrarie di Polonia e Bulgaria (sebbene Sofia a novembre si sia astenuta). Il punto è stato stralciato anche dal Consiglio Ue dei ministri dell'educazione, che il 7 marzo era chiamato alla mera ratifica formale dell'accordo.
Pichetto: "La decarbonizzazione tenga conto delle tempistiche del settore automotive"
“Il nuovo rinvio in sede Ue sulla decisione riguardante lo stop ai motori termici al 2035 tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l’Italia in prima fila, a un’impostazione del Regolamento troppo ideologica e poco concreta”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, commentando il rinvio a data da destinarsi del parere da parte del "Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell'Unione europea" sul Regolamento Ue che blocca la produzione e la commercializzazione dei veicoli alimentati a benzina e diesel dal 2035.
“L’Italia - prosegue Pichetto - ha una posizione molto chiara: l’elettrico non può essere l’unica soluzione del futuro, tanto più se continuerà, come è oggi, ad essere una filiera per pochi. Puntare, inoltre, sui carburanti rinnovabili è una soluzione strategica e altrettanto pulita, che consente di raggiungere importanti risultati ambientali evitando pesanti ripercussioni negative in chiave occupazionale e produttiva”.
“La decarbonizzazione del settore dei trasporti, che resta obiettivo prioritario - conclude - deve tenere conto delle peculiarità nazionali e di tempistiche compatibili con lo sviluppo del settore dell’automotive. Ci auguriamo che questa pausa consenta anche ad altri Paesi e alle stesse istituzioni europee una ulteriore riflessione su un tema così importante per cittadini e imprese”.
Stop ad auto a benzina e diesel, Urso: "L'Italia ha svegliato l'Europa"
"L’Italia ha svegliato l’Europa e la decisione del #rinvio su stop ad auto a benzina e diesel è un segnale importante. Mi auguro che ora ci sia una riflessione comune per una competitività sostenibile anche nel settore #automotive". Così in un tweet il ministro delle Imprese, Adolfo Urso saluta il rinvio a data da destinarsi del voto del Consiglio Ue sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel in Europa dal 2035.