Economia
Swiss Re, 120 mld di perdite in sei mesi. Le calamità naturali costano care
L'ammontare delle perdite, secondo il riassicuratore svizzero, rappresenta il secondo record negativo di sempre. L'alluvione in Emilia ha creato 10 mld di danni
Swisse Re, disastri naturali: perdite per 120 miliardi di dollari in sei mesi
I danni causati dagli eventi estremi causati dal cambiamento climatico diventano sempre più frequenti e consistenti. L’ammontare delle perdite, a livello mondiale, è di 120 miliardi di dollari negli ultimi sei mesi, di cui solo di cui solo 50 assicurate, il primo semestre dell’anno registra il secondo record negativo di sempre dopo il 2011.
L’evento metereologico più pesante in Italia - in termine di costi - è stata proprio l’alluvione avvenuta in Emilia-Romagna, che, da sola, ha provocato 10 miliardi di danni, di cui solo il 6% era assicurato. Un “gap assicurativo” del 94% che andrebbe almeno in parte colmato per aiutare famiglie e imprese a rafforzare la propria resilienza contro le catastrofi naturali.
È quanto emerge dall'analisi del riassicuratore svizzero Swiss Re, secondo cui nel mondo il conto delle calamità cresce con una media costante tra il 5% e il 7% ogni anno, tanto che il primo semestre 2023 è più caro del 46% rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Un incremento dovuto al riscaldamento climatico, ma anche dalla rapida urbanizzazione e dal maggior valore dei beni assicurati.
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Negli ultimi due anni l'Italia ha sperimentato condizioni di siccità, ma con le recenti forti precipitazioni il terreno si è rapidamente saturato, provocando devastanti inondazioni. Quello della siccità è un trend generalizzato in tutta Europa, ma i cambiamenti meteorologici con piogge meno rare ma più intense, oltre alla conformazione del territorio, potrebbero rappresentare un pericoloso mix.
Cambiamento climatico, le tempeste intense responsabili del 70% delle perdite assicurate
“Gli effetti del cambiamento climatico si manifestano in eventi meteorologici sempre più estremi – dice Jérôme Jean Haegeli, Group Chief Economist di Swiss Re – e ne vediamo le conseguenze nelle ondate di calore o nei periodi di siccità, come anche nelle forti piogge e nelle inondazioni. Pesano poi la modifica dei territori delle aree costiere e fluviali e l'urbanizzazione verso territori prima naturali. Una combinazione difficilmente reversibile contro la quale è necessario avere prodotti assicurativi economici. Dobbiamo investire di più per adattarci al clima e dobbiamo farlo ora”.
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A livello globale, le tempeste di forte intensità sono responsabili di circa il 70% delle perdite assicurate, pari a 35 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra quasi doppia rispetto alla media degli ultimi dieci anni (18,4 miliardi di dollari). "I forti temporali causano le maggiori perdite – dichiara Martin Bertogg, Head of Catastrophe Perils di Swiss Re – e questi eventi, che noi definiamo ‘secondari’ sono uno dei principali driver dell’aumento dei danni”.
Il terremoto che ha colpito Siria e Turchia rimane il singolo evento più devastante, oltre che in termini di vite umane, anche a livello finanziario. Secondo Swiss Re le perdite “assicurate” arrivano a toccare i 5,3 miliardi di dollari, in netto aumento rispetto ai 3,4 ipotizzati in precedenza dalla Banca Mondiale.