Economia

Tassa di successione e donazioni, aumenti in vista? Che cosa cambia. Novità

di Redazione

L'Agenzia delle Entrate attraverso una circolare ha comunicato al pubblico dei chiarimenti importanti sulla tassa di successione. Ecco quali

Tassa di successione,  c’è un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate: tutte le novità

Tassa di successione, aumenti, ribassi e chiarimenti:  l'Agenzia delle Entrate con una nuova circolare numero 29 emessa il 19 ottobre 2023 ha fornito una serie di chiarimenti importanti in tema di imposte. Ma riavvolgiamo un attimo il nastro: che cosa si intede per tassa di successione? L'imposta sulle successioni e donazioni è dovuta dagli eredi per i beni e diritti ereditati: si applica alla base imponibile dei beni, ovvero sul loro valore, eccedendo però la franchigia prevista in base al rapporto di parentela che intercorre tra il beneficiario e chi è venuto a mancare. La tassa di successione è dovuta dagli eredi e dai legatari. La dichiarazione di successione deve essere presentata entro dodici mesi dalla data del decesso, che coincide con l’apertura della successione.

Come ben analizza il sito City rumors, la legge numero 286 del 2006 prevede una tassa di successione dell’8% per i beni devoluti a terzi, che può calare al 6% per destinatari parenti sino al quarto grado o vicini in linea retta e collaterale al terzo grado; il trasferimento di proprietà a favore di fratelli e sorelle resta sempre al 6% solo per patrimoni superiori a 100 mila euro.

Invece, continua il sito,  "in caso di figli e figlie per eredità di tipo diretta l’aliquota cala al 4% venendo applicata unicamente ai patrimoni che superano il milione di euro. Se si devono pagare le tasse di successione gli eredi devono dichiarare le entrate a un anno dell’apertura della successione. La base che può essere definita viene calcolata sul valore netto dei beni con sottrazioni successive a eventuali debiti". 

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Ma grazie alla circolare numero 29 emessa il 19 ottobre 2023 sono arrivati dei chiarimenti sul coacervo donativo e successorio accostandosi con le decisioni della Corte di cassazione, contrapposte a quelle dell’Agenzia delle Entrate nei documenti normativi rilasciati fino ad oggi. Il  cambiamento sta nelle succesioni e donazioni. Nel primo caso, fa notare City Rumors, "il cambiamento dovuto alle successioni prevede che la somma globale ereditata netta sia maggiore permettendo la determinazione delle aliquote a norma previste dall’art. 7, di un ammontare complessivo equivalente al valore totale delle donazioni inviate dal defunto agli eredi". Nel caso delle donazioni, "l’ammontare complessivo dei diritti e dei beni delle donazioni è maggiorato della somma pari al totale delle donazioni fatte dal donante al ricevente: per l’Agenzia delle Entrate nello stabilire l’imposta di successione il ricevente dei beni deve sommare tutte le donazioni del defunto avvenute dal momento iniziale della successione".