Economia
Team2Grow S.r.l., nuove strategie nella finanza innovativa
Una nuova realtà nel settore dell’Advisoring Finanziario e della Consulenza Manageriale. Il founder Silvano Salandin: “Prendiamo per mano gli imprenditori”
Finanza e Capitale Umano a sostegno delle PMI. Team2Grow è una società milanese che nasce nel giugno 2016 con l’obiettivo di trovare nuove opportunità di crescita per aziende e investitori.
Una nuova realtà innovativa nel settore dell’Advisoring Finanziario e della Consulenza Manageriale che “prende per mano gli imprenditori”, come ci spiega Silvano Salandin, founder e direttore operativo di Team2Grow, con un passato da imprenditore e da advisor finanziario.
“L’obiettivo è aiutare le imprese a sviluppare al meglio il loro potenziale. Ma Team2Grow è anche in grado di individuare aziende dal grande potenziale che possano rappresentare obiettivi di investimento per i Fondi ed Investitori sia privati che istituzionali”.
Perché un’azienda dovrebbe affidarsi a Team2Grow?
“Perché possiamo contare su una rete di trenta soci, manager e professionisti con competenze trasversali, che diventano, attraverso il Work for Equity, dei veri e propri tutor aiutando le aziende a sviluppare e migliorare il business attraverso un’assistenza professionale e un supporto finanziario derivato, ad esempio, dalle collaborazioni esclusive con alcuni Studi Legali d'Affari milanesi, che mettono a disposizione dei nostri clienti un bacino di Investitori Istituzionali e Fondi d'Investimento profilati per settori/aree d'interesse, oltre a un bagaglio concreto di conoscenze e relazioni”.
Il servizio è a pagamento?
“Nel caso del W4E non c’è esborso di denaro. I soci di Team2Grow vengono inseriti nelle aziende secondo la modalità Work for Equity, ovvero lavoro in cambio di una percentuale delle quote (tra il 3% ed il 5%) o delle azioni della società. Il capitale è la forza lavoro”.
Qual è il vostro target?
“Principalmente PMI, ma anche aziende medio grandi dai 5 milioni di fatturato in su. Il settore di appartenenza delle nostre aziende è trasversale, non abbiamo sviluppato un focus preciso, l'importante è che la realtà abbia un Business Model 'vincente'”.
E la vostra strategia?
“La nostra strategia è di presidiare quella parte del mercato delle aziende che i Fondi di Private Equity trascurano. A noi interessa il potenziale, non il bilancio delle aziende con cui ci interfacciamo. Possiamo contare anche sull’Associazione di investitori privati IARI “Italian Association of Responsible Investors”, di cui la nostra stessa società è advisor, mentre per le medie imprese possiamo fare affidamento sul mondo del Private Equity e Venture Capital”.
Quanto può essere remunerativo l’investimento che proponete?
“Con gli attuali clienti abbiamo convenuto una remunerazione del capitale versato dai privati con un tasso dell’8%, cui inoltre si aggiunge il 10% dell’utile aziendale. In più garantiamo il servizio di Tesoreria e assicuriamo controlli gestionali mensili.”
Prevedete anche la copertura dei rischi per il privato che decide di conferire i suoi risparmi in un’azienda?
“Non ci sono rischi perché assicuriamo il 100% del capitale investito, grazie all’accordo con una Compagnia Assicurativa internazionale. Questo permette, a chi apporta capitale all’interno di una realtà, di vedersi il proprio investimento o finanziamento contestualmente protetto e assicurato.”
Quali sono i punti di contatto, se ci sono, tra voi e il crowdfunding?
“Mi piace pensare a una finanza circolare. Io, imprenditore, i soldi li reimpiego in quello che credo. Abbiamo dei punti di contatto con il crowdfunding anche se quest’ultimo è tattico, non c’è una strategia, è fine a se stesso”.
Che cosa contraddistingue T2G?
“Il finanziamento sicuro e remunerativo, il fatto che riconfiguriamo, dove necessario, il business dell'azienda, validiamo l’operazione e redigiamo un Investment Dossier per presentare le aziende ai nostri collaboratori ed ai contatti nostri personali, permettendo a tutti di scegliere e valutare in piena trasparenza”.
Operate solo in Italia?
“Al momento sì, ma ben vengano sia investitori che imprese estere”.