Tegola Panama Papers su Montezemolo. "Passo indietro da Roma 2024"
Il presidente di Alitalia smentisce il possesso di società offshore
Il caso Panama Papers rischia di costare caro al presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo. In un clima infuocato come quello della campagna elettorale per il sindaco di Roma, il fatto che il nome dell'ex numero uno della Ferrari ora vice di Ghizzoni in UniCredit spunti fra quelli indicati dal sito del settimanale L’Espresso come parte di una foltissima pattuglia di italiani che hanno avuto rapporti con lo studio legale Mossack Fonseca di Panama scatena qualche reazione politica che sotto il Campidoglio rischia di essere la miccia di una bomba. Una bomba che, nell'era post-Mafia Capitale di una Roma a guida prefettizia, può far perdere a Montezemolo la corsa per le Olimpiadi del 2024, appuntamento molto atteso non solo sulle sponde del Tevere ma anche dalle parti di Palazzo Chigi.
"Caro Montezemolo per opportunità istituzionale passo indietro da presidente del comitato olimpico Roma 2024 o chiarimento su #panamapapers", scrive infatti su Twitter il candidato sindaco di Roma, Stefano Fassina. "I giornaloni, in modo gratuito e scorretto, immergono Dell'Utri, ingiustamente in carcere da quasi due anni, in affari torbidi col pretesto che un suo antico socio sarebbe finito in un listone da Paradisi fiscali", ma "in quella stessa lista ci sarebbe anche Luca Cordero di Montezemolo. Ai giornaloni sfugge però l'elenco di tutti i suoi soci passati e presenti, compresi i sodali del famoso Club di Berlino da lui capeggiato, in cui è presente il gotha del potere economico finanziario, e non solo, del nostro Paese", attacca da destr poi Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio.
Tramite fonti a lui vicine, il manager bolognese ha fatto sapere di non possedere nè conti nè società offshore, mentre dai Papers, l'Espresso rivela che Montezemolo è stato procuratore della società offshore Lenville di Panama.
Se così risultasse, visto che sono in corso ulteriori approfondimenti, l'effetto domino potrebbe azionarsi finendo per costringere LCdM a fare un passo indietro da presidente del comitato olimpico Roma 2024. Un atto necessario su cui si concentrerebbe il fuoco incrociato di un pressing politico a 360° visto che in Campidoglio si sta riscrivendo l'anno zero della Capitale.
Dopo il benservito di Marchionne in Ferrari, il ridimensionamento in Alitalia e la sonora sconfitta della cordata da lui capeggiata in Confindustria dove il suo candidato (Alberto Vacchi) ha perso nel dopo-Squinzi contro Vincenzo Boccia, il caso Panama Papers potrebbe chiudere l'era delle mille poltrone di Montezemolo. C'è sempre UniCredit, ma anche lì pare che i legami con i soci arabi, di cui è espressione in Cda, non siano più così forti come una volta.