Economia
Tesla, il robotaxi senza conducente non convince e fa sprofondare il titolo in Borsa
Il cybercap lungamente atteso ha deluso le aspettative di Borsa: analisti insoddisfatti dalla mancata comunicazione di un piano strategico concreto
Tesla, il cybercab a guida autonoma lungamente atteso fa sprofondare il titolo in Borsa
La presentazione del prototipo del Cybercab, il robotaxi senza conducente, di Tesla non è piaciuto alla Borsa che ha fatto sprofondare il titolo (-8,3%). Nonostante lo scenario holliwoodiana elaborato dal patron Elon Musk con tanto di attraversamento delle finte strade dello studio cinematografico Warner Bros, il prototipo con porte ad ali di gabbiano non ha convinto gli analisti.
Musk ha anche promesso che i popolari veicoli Model 3 e Model Y dell'azienda saranno in grado di operare senza la supervisione del conducente in California e in Texas entro il prossimo anno. per il Cybercab, lungamente atteso, la produzione, secondo Musk, dovrebbe iniziare entro il 2026 a un prezzo inferiore a 30mila dollari. L'istrionico patron di Tesla ha anche mostrato un robovan in grado di trasportare 20 persone, che secondo lui, rimodellerà le città "trasformando i parcheggi in parchi". Per completare la messinscena sono arrivati anche robot umanoidi danzanti utili, al momento, come baristi. Dei robot Musk ha detto che Tesla li venderà intorno ai 20mila dollari aggiungendo di esser certo " che sarà il più grande successo di sempre".
Agli analisti la presentazione immaginifica non è però bastata dato che speravano in dettagli più concreti su come l'azienda intenda trasformarsi da casa automobilistica in un titano della guida autonoma e dell'intelligenza artificiale tramite però un piano strategico concreto. "Musk è un visionario ma servono fatti concreti- ha detto Ross Gerber, azionista di Tesla e ad di Gerber Kawasaki Wealth and Investment Management- Per ora, per i prossimi 24 mesi, Tesla deve vendere veicoli elettrici". Gerber si è detto felice di vedere prodotti come il Cybercab e il robovan, ma sperava di vedere anche un veicolo di massa più tradizionale e a basso prezzo pronto per il mercato.
Musk da anni ha promesso di produrre un'auto che dovrebbe partire da circa 25.000 dollari, fatto questo che gli investitori considerano fondamentale per conquistare nuovi clienti. Il progetto però al momento è stato abbandonato. Ora Tesla punta a superare gli operatori storici della guida autonoma, tra cui Waymo di Alphabet , seguendo un percorso tecnologico a basso costo che, secondo Musk, consentirà all'azienda di vendere i propri veicoli autonomi molto più rapidamente dei rivali.
Ci sono però dei problemi sopratutto sul fonte della sicurezza. "Il software di Tesla è meno evoluto rispetto a quello di Waymo"- ha detto Matthew Wansley, professore alla Cardozo School of Law di New York. I rivali di Tesla infatti utilizzano una tecnologia simile per l'intelligenza artificiale e le telecamere, ma aggiungono sistemi ridondanti e sensori più costosi come precauzione per la sicurezza. Ramesh Poola, co-chief investment officer di Creative Planning, che detiene azioni Tesla, ha detto di prevedere che le autorità di regolamentazione rappresenteranno un "ostacolo importante" per i piani di Musk sulla guida autonoma senza supervisione. L'attuale funzione di assistenza alla guida "Full Self-Driving" di Tesla infatti non può essere utilizzata in modo sicuro senza che un conducente umano presti costante attenzione. E quindi l'adozione su larga scala di Cybercab autonomi, in cui i passeggeri possono chiedere passaggi attraverso un'applicazione in stile Uber, è ancora lontana "forse tre o quattro anni", ha detto. Il risultato è stata la brusca frenata del titolo Tesla in Borsa che, negli ultimi cinque giorni, ha perso oltre il 12%.
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