Tim, la ricetta di Labriola per far crescere i ricavi: consolidamento del mercato e tariffe più alte nel mobile e nel fisso - Affaritaliani.it

Economia

Tim, la ricetta di Labriola per far crescere i ricavi: consolidamento del mercato e tariffe più alte nel mobile e nel fisso

Tim valuta possibili fusioni con Iliad, ma esclude un'alleanza con Wind Tre a causa di problematiche legate alla concorrenza. La cessione delle quote Vivendi a Poste ha aumentato la stabilità

di Maddalena Camera

Labriola punta su consolidamento e aumenti tariffari per far crescere i ricavi di Tim

"Siamo favorevoli al consolidamento del mercato delle tlc per permettere un rialzo delle tariffe". Lo spiega in conference call con gli analisti l'ad del gruppo Pietro Labriola. Il possibile accordo potrebbe avvenire con Iliad mentre è più difficile con Wind Tre per l'Antitrust dato che insieme le due società avrebbero più del 40% del mercato sia nel fisso sia nel mobile. Sul fronte degli aumenti tariffari Tim si è portata avanti dato che 2 milioni di clienti nel mobile e nel fisso li hanno già ricevuti.  Il risultato è ovviamente un Arpu, ossia un ricavo per cliente, migliore cosa che ha permesso una certa stabilità ai conti. Dunque nessun annuncio sconvolgente per migliorare i ricavi. E il titolo, dopo una apertura negativa, è tornato in territorio leggermente positivo.
 
La nota positiva è data dall'udienza fissata per il 27 maggio sulla restituzione a Tim del canone concessorio del 1998, non dovuto, da circa 1 miliardo, che avrebbe effetti positivi sul bilancio. E dall'incasso della vendita di Sparkle che dovrebbe abbassare il debito che resta intorno ai 7,5 milioni. Quanto al cambio di azionista di riferimento grazie alla cessione delle quote di Vivendi a Poste che ha rilevato il 15%, conferisce maggiore stabilità alla società. "Una volta completata la procedura - ha detto Labriola - Poste diventerà il maggiore azionista di Tim detenendo il 24,8% delle azioni ordinarie, il 17,8% del capitale totale. Il completamento dell'operazione dovrebbe avvenire verso la metà di quest'anno,  dopo l'autorizzazione dell'antitrust. Un passo fondamentale verso un maggiore allineamento della governance e a una stabilità industriale di lungo periodo".

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Con Poste ci saranno anche sinergie e lancio di nuovi prodotti a partire dall'autunno. E poi c'è la migrazione dell'operatore mobile virtuale che fa capo a Poste Italiane che opera su rete Vodafone a Tim. "La migrazione - ha aggiunto Labriola- dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2026".  Quanto al consolidamento è auspicabile anche tra Iliad e Wind: insomma l'importante è togliere dal mercato concorrenti e far alzare le tariffe che, Labriola sottolinea,  sono tra le più basse in Europa.  "Le sinergie di costo con altri operatori potrebbero esserci anche  a livello di frequenze e di rete -ha spiegato Labriola-  non possiamo escludere una situazione in cui le sinergie derivino da una joint venture sulla rete".
 
L'ad non ha mancato di ricordare l'importanza che sta raggiungendo Tim Enterprise e il business nel cloud dove potrebbero arrivare partner importanti e non solo Amazon che potrebbe entrare tramite Poste Italiane.
 
E c'è anche ottimismo sul premio  promesso da Fibercop (la società della rete che Tim ha ceduto a Kkr e al governo italiano) in caso di fusione tra la stessa Fibercop e Open Fiber entro il 2026.  E c'è anche un dato interessante sulle reti fisse impiegate da Tim per i suoi clienti. Al momento i clienti Tim in Ftth, ossia su rete in fibra sono 1,7 milioni. Di questi il 90 per cento è su rete Fibercop, quella ex Tim, e il 10% su rete di Open Fiber ma a regime si potrebbe arrivare fino  al 30% dato che ci sono aree bianche e grigie in cui Fibercop non è presente ma anche aree nere che sono meglio servite dalla rete di Open Fiber.
 
Labriola ha sottolineato che "la vendita della rete ci permette di sfruttare appieno il mercato e di essere competitivi anche nelle aree bianche". Sempre bene Tim Brasil che continua a crescere e l'oscillazione del cambio era prevista da tempo.  Nel cda del prossimo 23 maggio sarà deciso l’ordine del giorno, le modifiche statutarie e gli eventuali candidati da cooptare nel cda da sottoporre all’assemblea generale la prima per Poste azionista che si terrà il 24 giugno.