Economia

Toshiba non si fa più in tre, lo scorporo in due società entro il 2023

Il colosso nipponico della tecnologia rivede i piani: dividerà solo gli asset che riguardano i dispositivi che includono l'unità power chip

Toshiba, pronto un incremento alla remunerazione prevista per gli azionisti

Toshiba non vuole più dividersi in tre. Il colosso nipponico della tecnologia ha rivisto i suoi piani di scissione annunciando una spaccatura in due società: una focalizzata sull'infrastruttura e l'altra sui dispositivi. Il 12 novembre 2021 aveva annunciato la divisione in una società per energia e infrastrutture, una per i dispositivi e una per i chip di memoria, mentre oggi ha affermato che scorporerà soltanto gli asset che riguardano i dispositivi, che includono l'unità power chip.

Come parte del piano proposto, Toshiba, con sede a Tokyo, intende vendere la sua quota di joint venture in Toshiba Carrier al gruppo Carrier con sede negli Stati Uniti, per circa 100 miliardi di yen, ovvero 877 milioni di dollari. Toshiba sta anche vendendo Toshiba Elevator and Building Systems e Toshiba Lighting & Technology. La proposta è ancora soggetta all'approvazione degli azionisti e dei regolatori.

Il colosso nipponico della tecnologia ha scartato la sua precedente proposta per una divisione a tre vie, accolta senza  favore da alcuni azionisti. Toshiba ha detto che fornirà 300 miliardi di yen, ovvero 2,6 miliardi di dollari di capitale in eccesso come ritorno per gli azionisti per due anni. La decisione di incrementare la remunerazione viene vista come un tentativo di placare le resistenze dei fondi esteri al piano di scorporo, con diversi investitori che hanno segnalato la preferenza per un delisting del colosso giapponese.

L'amministratore delegato Satoshi Tsunakawa ha riconosciuto che l'annuncio è arrivato dopo essersi "ulteriormente impegnato con le principali parti interessate", compresi i fondi stranieri che si sono opposti al precedente piano di ristrutturazione. Il piano dice che Toshiba/Infrastructure Service, che comprende le sue attività energetiche, e Device, che comprende i chip per computer e lo stoccaggio, saranno società autonome con "visioni distinte".

Atul Goyal, un analista azionario di Jefferies, ha detto che "le mosse sono un passo nella giusta direzione per Toshiba", e ha sollecitato un'azione rapida. "Questi sono alcuni segnali incoraggianti", ha dichiarato, notando che la vendita di attività non-core può evidenziare "l'impegno della società per i ritorni degli azionisti". Se approvata, la ristrutturazione deve essere completata entro la seconda metà dell'anno fiscale 2023. Toshiba si aspetta di riportare un profitto di 150 miliardi di yen opvvero 1,3 miliardi di dollari per l'anno fiscale fino a marzo.

LEGGI ANCHE: 
Toshiba come General Electric, in due anni il colosso nipponico si fa in tre
Lokky broker assicurativo e Toshiba Climatizzazione tutelano i professionisti
Pensioni aumento assegni a marzo. Pensionati festeggiano. Inps, ecco di quanto