Toyota condannata per razzismo. Bufera negli Usa
Ben 22 milioni di dollari da restituire ad alcuni clienti americani discriminati per la loro razza. Nuova tegola per Toyota che, a causa dei suoi concessionari Usa, è finita nell'occhio del ciclone per razzismo.
Nel mirino della giustizia americana sono infatti finiti gli interessi sulle rate per l'acquisto delle auto pagati da alcuni clienti afroamericani e asiatici. Toyota Motor Credit, infatti, applicava tassi di interesse più alti a questo tipo di acquirenti.
I fatti sono stati accertati e poi portati in tribunale da alcune associazioni dei consumatori e alla fine la casa automobilistica giapponese ha raggiunto un accordo con il governo Usa che prevede la restituzione di quasi 22 milioni di dollari ai clienti in questione.
In media, secondo le autorità, la differenza era di 200 dollari (183 euro circa) per i neri e 100 dollari (91 euro circa) per le altre minoranze. Le 'vittime' della discriminazione sarebbero migliaia e l'indagine va avanti dal 2013.
L'indagine governativa ha comunque accertato che non era la casa giapponese ad applicare intenzionalmente tassi differenti, ma che questi venivano decisi dai singoli venditori. In una dichiarazione sul suo sito web, la Toyota Motor Services ha negato qualsiasi "reato" e ogni tipo di discriminazione.