Economia

Walmart prepara la sua criptovaluta. Lo stablecoin sarà ancorato al dollaro

Vincenzo Caccioppoli

Walmart ha registrato un brevetto per la creazione di una stablecoin ancorata al dollaro americano. Malgrado tutte le polemiche seguite all’annuncio della possibile creazione della cripto valute di Facebook, Libra, l’interesse verso le criptovalute continua ad essere molto alto fra i colossi statunitensi. Walmart è una tra le più importanti catene di negozi per la vendita al dettaglio di tutto il mondo fondata nel 1962, è un vero colosso del commercio al dettaglio mondiale.

Negli anni passati la grande diffusione dell’ecommerce, con la vera esplosione di Amazon, ha messo in grande difficoltà i conti dell’azienda. L’acquisto del colosso indiano dell’ecommerce Flikpart per la cifra record di 16 miliardi di dollari, era proprio volta ad una maggiore espansione nel commercio elettronico. Ora questa notizia dimostra come il gigante americano voglia continuare nel suo percorso verso l'innovazione digitale.

Qualche mese fa, infatti, si era parlato già di un progetto sulla blockchain di concerto con IBM, per il settore food, ma ora questa possibilità che Walmart crei una sua stablecoin sembra un ulteriore passo avanti sulla scena blockchain e crypto. Il brevetto depositato della stablecoins di Walmart indicherebbe che la sua valuta digitale possa rappresentare un sostituto per persone che hanno difficoltà ad avere un conto bancario ( la stessa identica finalità indicata da Facebook per Libra), offrendo appunto la possibilità di avere un portafoglio digitale per depositare fondi.

“La valuta digitale può fornire un deposito monetario digitale esente da commissioni o comunque commissioni molto basse, per avere a disposizione denaro che può essere speso ad esempio, presso i rivenditori o, se necessario, possa essere facilmente convertita in valuta corrente. Tali conti potrebbero persino guadagnare interessi.

"Tutto sicuramente molto interessante, ma il problema è che si rischia di incorrere nelle difficoltà dal punto di vista normativo e regolatorio riscontrate da Libra, che non a caso ha fatto sapere che il suo per ora è solo un progetto e non è assolutamente certo se e quando verrà effettivamente realizzato". Anche perché scorrendo il whitepaper del brevetto si legge che “la valuta digitale può essere legata a una valuta nazionale, come il dollaro USA, quindi i fondi possono essere aggiunti o prelevati facilmente. Il valore della valuta digitale potrebbe, in qualche forma di realizzazione, essere legato ad altre valute digitali".

Walmart, come detto, aveva già mostrato in passato grande interesse per la tecnologia blockchain, con la sua partecipazione a MediLedger, un consorzio che ha sviluppato una blockchain per tracciare la provenienza dei prodotti farmaceutici. In precedenza, la multinazionale americana invece aveva già siglato un accordo con IBM denominato Food Trust: un sistema capace di tracciare i prodotti venduti all’interno dei negozi attraverso la piattaforma Hyperledger Fabric.

Insomma, il colosso statunitense dopo essere stato sorpreso dai grandi di colossi della e-commerce, adesso non vuole commettere lo stesso errore e si sta preparando per tempo a quella che secondo molti sarà la innovazione tecnologica più importante degli ultimi trenta anni.

vcaccioppoli@gmail.com