Economia
Webuild, dividendo di 0,055 euro. Salini: focus su piccole acquisizioni
Rally del titolo a Piazza Affari dopo i conti 2020 e gli obiettivi 2021: +7,19% a 1,804 euro. Ecco su cosa punta il colosse delle costruzioni italiano
Nonostante il Covid-19, "tutte le nostre attività con poche eccezioni sono operative, nel rispetto di protocolli locali e delle piu' rigide misure di sicurezza per dipendenti diretti e indiretti", ha osservato ancora Salini, confidente nel dire che "siamo "on track" per raggiungere i risultati 2023 che ci siamo prefissati". Mentre sul fronte M&A, il managing director, Massimo Ferrari, ha sottolineato che "guardiamo a nuove piccole acquisizioni nei mercati di interesse per il 2021 e guardiamo a business adiacenti". I mezzi freschi per farlo non mancano al gruppo. Alla fine del 2020, ha precisato Ferrari, "abbiamo registrato 2,5 miliardi di euro in cash a livello di gruppo, 1,2 miliardi a livello corporate".
Webuild ha superato i target annuali. I conti 2020, anno che ha visto a inizio novembre l'acquisizione del controllo di Astaldi, il portafoglio ordini e' risultato pari a 41,7 miliardi, di cui 33,3 miliardi di construction backlog e 8,1 miliardi di concessioni e operation & maintenance. L'89% del backlog construction del gruppo e' relativo a progetti legati all'avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e il 63% relativo a progetti focalizzati sulla riduzione di emissioni di carbonio.
La società ha anche rimarcato la considerevole posizione di liquidità, pari a 2,5 miliardi (1 miliardo a dicembre 2019), di cui 1,2 miliardi detenuti a livello corporate, il patrimonio netto in forte crescita: 2,1 miliardi (1,5 miliardi a dicembre 2019) nonostante le operazioni di svalutazione di alcuni asset volti a migliorare la qualita' dell'attivo (tra cui la svalutazione della totale esposizione in Venezuela) e il fatto che siano stati collocati con successo bond per 1 miliardo di euro e gestite anticipatamente le principali scadenze finanziarie del gruppo fino al primo semestre 2022 e allungata la vita media ad oltre quattro anni.
Rally del titolo a Piazza Affari dopo i conti 2020 e gli obiettivi 2021: +7,19% a 1,804 euro. I risultati del 2020, sottolinea Banca Akros (rating neutral, prezzo obiettivo a 1,68 euro), sono stati "solidi", con un debito netto "migliore delle attese". Quanto agli obiettivi per il 2021, "sono coerenti con le nostre stime". A detta di Equita Sim i risultati di Webuild a livello operativo sono inferiori alle attese ma coerenti con la guidance della società.
Migliore delle previsioni il dato di debito netto, secondo Equita, per effetto di una migliore dinamica del circolante sostenuta dagli anticipi dalle opere in Italia. Webuild ha chiuso il 2020 con un utile netto di gruppo reported di 147 milioni e l'utile netto adjusted di gruppo e' di 275,4 milioni. L'Ebitda adjusted, ovvero considerando il contributo di Astaldi per 2 mesi, e' di 779,1 milioni di euro, dai 422,6 milioni nel 2019.
(Segue: i giudizi degli analisti)