Ascolti Tv Auditel: Giletti, Bennett e l'intervista più noiosa della storia
L'ospitata dell'accusatore di Asia Argento a Non è L'arena entra nel guinness della Tv più soporifera di sempre
Gli ascolti Tv e i dati Auditel di domenica 23 settembre 2018 potrebbero forse premiare Massimo Giletti e il suo Non è l'Arena. Il conduttore del programma in onda su La7 è effettivamente partito "col botto" nella prima puntata della nuova stagione. In apertura l'intervista a Matteo Salvini, poi l'acceso dibattito in studio sul taglio dei vitalizi e poi in (troppo) tarda serata, attesissima, l'ospitata in esclusiva mondiale di Jimmy Bennett, ovvero colui che accusa Asia Argento di averlo violentato quando egli era minorenne.
Il clamore mediatico creatosi attorno alla presenza del giovane (ex) attore nel salotto di Giletti ha creato pantagrueliche aspettative nel pubblico, che tuttavia si sono infrante ben presto contro gli scogli della noia più mortale. In primo luogo Bennett si è portato dietro l'avvocato Gordon Sattro, noto legale del mondo dello show business americano, il quale ha smorzato sul nascere ogni tentativo da parte di Giletti di approfondire le dichiarazioni dell'ospite in studio e di metterlo di fronte alle sue evidenti contraddizioni.
In secondo luogo, l'intervista si è protratta troppo a lungo, con eccessive divagazioni iniziali sulla carriera di enfant prodige di Bennett, il quale - capelli tinti di rosa-violetto e taglio stile manga, sguardo spaurito e spiritato, e indice di reattività pari a zero - rispondeva alle domande di Giletti (che, malgrado l'interprete simultaneo, ogni tanto si avventurava in un inglese al cui confronto il linguaggio maccheronico di Totò e Peppino a Milano è un sonetto di Shakespeare) in tono monocorde, prolungando l'agonia di quella che potrebbe entrare nel guinness dei primati come l'intervista più soporifera della storia della Tv. Al punto che, ironizzando e per parafrasare Woody Allen, molti stati americani potrebbero utilizzarla come sostituta dell'iniezione letale.
Mentre Giletti e Bennett (e il legale) continuavano il loro straziante scambio in attesa che si arrivasse al sodo, ovvero alla vicenda delle presunte molestie sessuali con relative denunce, per restare sveglio il povero telespettatore è stato infatti costretto a inventarsele tutte, financo applicarsi degli aghi sotto gli occhi stile Opera di Dario Argento, in tema con la convitata di pietra Asia, la cui gigantografia campeggiava in studio (e che a un certo punto nel suo unico guizzo vitale, Bennett ha chiesto di rimuovere perché "lo metteva a disagio").
E quando poi Bennett, dopo varie pause pubblicitarie, ha infine raccontato il "fattaccio", l'accusa mossa all'attrice italiana era così inconsistente e il resoconto così assurdo che lo stesso conduttore ha obiettato sulla veridicità delle rivendicazioni del giovane, scatenando un applauso liberatorio in studio. Davvero, un maschio diciassettenne può restare traumatizzato per anni e anni dopo aver avuto un rapporto sessuale con una donna con la quale aveva già una relazione affettiva molto complice? Davvero una persona traumatizzata, immediatamente dopo una presunta violenza, indugia nel letto con la propria aguzzina scattandosi un selfie in cui sorride beatamente? Tutto può essere, e non siamo qui a disquisire sulla fondatezza delle denunce di Bennett, ma senz'altro nello studio di Giletti - malgrado la presenza rassicurante del legale che fungeva da censore simultaneo di eventuali domande troppo scomode - il giovane ne è uscito malissimo e ha portato acqua al mulino della difesa di Asia Argento.
Ci si attendeva poi che Giletti domandasse all'accusatore spiegazioni sulle accuse di molestie sessuali che a sua volta l'ex attore si è visto lanciare dalla sua ex fidanzata diciassettenne, ma evidentemente l'avvocato ha posto il veto. Che dire dunque dell'operazione Bennett a Non è l'Arena? Senz'altro, un colpaccio mediatico da parte di Massimo Giletti, che potrebbe tradursi in un trionfo di share contro il concorrente Fabio Fazio su Rai1, che per la prima puntata della nuova stagione di Che tempo che fa ha puntato sulla presenza rassicurante di Carlo Cottarelli, sulla simpatia di Francesco Totti e sull'autorevolezza di Liliana Segre. Ma senz'altro, il telespettatore di Non è l'Arena si è visto ammannire uno pseudo-processo mediatico tedioso fino all'inverosimile, con un conduttore imbarazzato e ingessato, un ospite oltremodo imbalsamato e un terzo incomodo, l'avvocato, troppo ingerente. E soprattutto con un'imputata assente, Asia Argento, chiamata di continuo in causa con gravissime accuse senza avere la possibilità di difendersi.
In altri termini, un teatrino svilente di cui si poteva benissimo fare a meno. Da registrare semmai e riguardarsi, in caso d'insonnia, per conciliare profonde e sonore dormite.
Guarda l'arrivo di Jimmy Bennett presso gli studi di Non è L'Arena
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