Assassinio Moro, un reading romano riporta in vita i fantasmi di un delitto
Stasera a Roma di scena la Storia con "L'Ombra di Aldo Moro" di Patrizio J. Macci, letta da Pino Calabrese de I Bastardi di Pizzofalcone
L'omicidio di Aldo Moro, avvenuto quarant'anni fa il 16 marzo 1978, non ha mai smesso - fin da quel fatidico giorno - di gettare una livida luce sulla Storia d'Italia, influenzando la vita sociale e istituzionale del Paese.
Un convitato di pietra Aldo Moro, uno "spettro di Banquo" costantemente presente, un'assenza tangibile, un autentico spartiacque del "prima" e del "dopo", una pagina incollata sul libero dei misteri italiani, impossibile da voltare.
L'assassinio di Aldo Moro ha influenzato (e influenza) inesorabilmente la vita sociale e istituzionale del Paese, dicevamo sopra, toccando in maniera irrimediabile le vite di coloro che, per affetti o per lavoro, gli erano accanto giorno dopo giorno. Gli uomini della scorta, in primis, che condividevano con lui l'ansia degli spostamenti in un clima arroventato dagli scontri politici che spesso sfociavano in attentati.
E proprio attraverso il racconto del caposcorta Oreste Leonardi, il giornalista e scrittore Patrizio J. Macci ricostruisce quel periodo buio, delineando la figura del leader democristiano e il contesto nel quale egli si muoveva, dipingendolo a vividi tratti.
Tramite le parole di Oreste Leonardi, Macci impressiona come su un dagherrotipo "L'Ombra di Ado Moro" (titolo dell'opera che verrà letta questa sera alla Cappella Orsini) riportando in vita suggestioni, emozioni, eventi, incongruenze, misteri, segreti, il tutto raccontato con la voce dell'attore Pino Calabrese, appena visto nella fiction I Bastardi di Pizzofalcone, grande successo di Rai1.
Presso la Cappella Orsini, dunque, oggi mercoledì 21 novembre alle 18,30, a pochi passi da Piazza Farnese si evocherà e riprenderà vita "L'Ombra di Aldo Moro", un appuntamento imperdibile con la Storia, con il Mistero, e con la Coscienza del Paese. L'ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
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