Spettacoli
Grande Fratello 2018, tutti contro D'Urso: "Gli ascolti non fanno la qualità"
L'edizione 2018 del Grande Fratello sbanca l'Auditel, e infuriano le critiche per i contenuti volgari. Ma il GF ormai pervade anche la politica
Il Grande Fratello 2018, dal punto di vista degli ascolti, è un autentico successo, ma pur sbancando l'Auditel ha scatenato un fuoco di fila di critiche come nessun'altra edizione prima d'ora.
Il principale bersaglio degli attacchi è ovviamente la conduttrice Barbara D'Urso, già trionfatrice delle sfide domenicali contro le sorelle Parodi e il tragico flop di Domenica In. "Barbarella" è una versione femminile di Re Mida che trasforma in punti di share tutto ciò che tocca, e da professionista televisiva forte di anni e anni di esperienza sa perfettamente quali bottoni premere per stimolare l'interesse del suo pubblico di riferimento.
Ma questa volta potrebbe aver esagerato, poiché - per la prima volta nella storia del Grande Fratello italiano - perfino alcuni sponsor della trasmissione hanno preso le distanze dai contenuti dello show giudicati troppo violenti e volgari, soprattutto per il caso di "bullismo di gruppo" ai danni di Aida Nizar, che ha portato all'espulsione del concorrente Baye Dame.
Selvaggia Lucarelli, non esattamente un'amica intima della D'Urso, ha aspramente attaccato quest'ultima sottolineando che, a differenza della prima edizione del GF nella quale i protagonisti erano persone "normali" senza peculiari particolarità, questa volta nella casa agiscono personaggi del tutto "fuori del normale", due su tutti il Ken Umano e Angelo Sanzio, autentici "dipendenti" dalla chirurgia estetica, addirittura il primo reduce da un numero impressionante d'interventi per assomigliare il più possibile al compagno storico di Barbie. Con la "dismorfofobia" non si scherza, ha tuonato la Lucarelli, chiamando in causa anche l'altro concorrente Luigi Favoloso, ex compagno di Nina Moric, e i suoi rapporti con la pagina facebook "Sesso, droga e pastorizia" più volte finita nell'occhio del ciclone per i suoi contenuti sessisti e misogini.
Il tutto, esacerbato dal fatto che martedì scorso Il Grande Fratello ha surclassato il programma di Rai1 dedicato ad Aldo Moro, con tanto di tweet trionfale di Barbara D'Urso felice di avere "fatto il botto" di ascolti.
Il ritiro e le critiche da parte degli sponsor - linfa vitale per una TV commerciale come Canale 5 - non sono certo piaciuti ai vertici di Mediaset, e si teme il flop per la prossima puntata. Flop che, con ogni probabilità, non vi sarà affatto, vista la pubblicità (negativa, ma pur sempre pubblicità) ottenuta dal programma grazie alle tante polemiche.
E nel momento in cui un reduce del Grande Fratello, Rocco Casalino, siede al tavolo delle trattative di governo tra Lega e M5s, in quanto potentissimo capo della comunicazione grillina, e nel momento in cui perfino una parlamentare del Pd nonché ex presidente della Provincia dell'Aquila, ovvero Stefania Pezzopane, annovera il proprio tatuatissimo e palestratissimo compagno - Simone Coccia - fra i concorrenti dell'attuale edizione del GF, non ci si può non rendere conto che la versione italiana del Big Brother olandese, a sua volta ispirata alla creatura di George Orwell protagonista del romanzo distopico 1984, permea e pervade ormai la società italiana fino ad arrivare addirittura nelle stanze del potere politico.
Di questo forse, più che delle vicissitudini dei personaggi della casa e dei contenuti più o meno discutibili del reality show, sarebbe il caso di preoccuparsi seriamente.