Spettacoli

Irama: “Guccini, De André e Stomae sono i miei punti di riferimento”

Giordano Brega

Irama si racconta ad Affaritaliani.it. Ecco l'intervista

Irama è un termine malese che significa ritmo, ma Irama è allo stesso tempo il nome d'arte di uno dei giovani cantanti emergenti di maggior talento del panorama italiano. “Perchè ho deciso di chiamarmi così? Intanto è l’anagramma del mio secondo nome e mi piace pensare che sia anche stato un po' il destino. E poi l’ho scelto avvicinandomi alla realtà dell’hip hop quando ero in fase adolescenziale. Quando ci trovavamo con le crew per le strade, sotto i portici e ognuno raccontava la propria storia in rima. E piano piano ho avuto una mia evoluzione, un mio percorso”, spiega ad Affari Francesco Maria Fanti.

Dopo Sanremo nella sezione Giovani, sbarca al Coca Cola Summer Festival  (“Un’emozione fortissima, un grandissimo onore, voglio regalare un’emozione alle persone presenti”). E racconta quali sono i cantanti che rappresentano dei punti di riferimento nel suo percorso musicale: “Esistono leggende con cui sono cresciuto, di cui sono sempre stato innamorato. E cito Guccini e De André. Anche perché il mio genere si dirama nel cantautorato italiano".

E a livello internazionale?
"Ammiro il belga Stromae. Sia per la personalità che per particolarità di suoni ed interpretazione. Lo trovo geniale”.

Il tuo singolo “Tornerai da me” ha superato il muro delle 500mila visualizzazioni. “Cosa resterà” ha fatto 600mila wiews su Youtube.  Cosa arriva di te al pubblico ha imparato a seguirti?
“Quello che spero arrivi è la verità,  che nel mondo attuale sta ‘calando’. La musica sta diventando più artefatta.  Trovo che le canzoni poco ‘condite’ o più crude, dove la voce non viene modificata, siano a volte più d’impatto. Perché arrivano a colpirti lo stomaco.  E soprattutto ci tengo personalmente a scrivere i testi, perché lì mi concedo completamente. Raccontando davvero ciò che provo, che ho vissuto”.

Tra dieci anni come ti vedi? Che obiettivo hai nel mondo musicale?
“Non so dove sarò fra dieci anni. Ma so che sarà un cantautore, un cantante. Un artista. Sono nato per fare questo ed è la mia più grande passione. E sogno di raggiungere gli Eurovision...”