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"Leaving Neverland", il documentario d'inchiesta su Michael Jackson

"Leaving Neverland", il documentario d'inchiesta su Michael Jackson. Un capolavoro del regista e giornalista britannico Dan Reed

"Leaving Neverland", il documentario d'inchiesta su Michael Jackson

L’eredità di Michael Jackson è ben radicata nella nostra società. Oltre ad essere stato il miglior talento (bruciatosi fin troppo presto) della musica pop, MJ ha costituito l’immagine simbolo del perfezionismo nella cultura musicale passata e attuale. Come molte leggende della musica, però, anche la figura di Jackson ha il suo lato oscuro. Difficile stabilire con certezza se la star del pop sia stata o meno un molestatore seriale di minorenni, ma qualcuno ci è arrivato molto vicino. Il regista e giornalista britannico Dan Reed è uno di quelli che, dedicando buona parte della sua vita alla pop star, è giunto persino a crearne un film. Intitolato “Leaving Neverland” il documentario andato in onda lo scorso 19 e 20 marzo in Itala su Canale 9 ha messo in chiaro il percorso processuale e le testimonianze sulle accuse rivolte a MJ.

Fra queste, curiosa è quella di Macaulay Culkin, l’indimenticabile protagonista di “Mamma ho perso l’aereo”. Ma anche quella di Wade Robson e James Safechuck. Tutti e tre all’epoca minori e vittime di abusi sessuali da parte di Jackson, ma oggi protagonisti di un documentario che è pieno di aneddoti inquietanti. Il film è già stato esaltato da buona parte della critica che, all’indomani del suo esordio, parla già di capolavoro riuscito e che, nel corso del tempo, sarà capace di stravolgere l’immagine di Michael Jackson

Ma resta un particolare del tutto contradditorio. Nel 1992 la HBO acquistò i diritti per trasmettere il concerto “Live in Bucarest: the Dangerous Tour”, firmando un contratto con una clausola che imponeva al canale di non diffamare mai Michael Jackson. Clausola che, secondo i legali della famiglia, è stata chiaramente violata con la trasmissione di Leaving Neverland.