Spettacoli

Massimiliano Pani, da Mina&Celentano a Gianni Ferrio: l'intervista di Affari

di Mirko Crocoli e Giulia Piscina

Il figlio e produttore di Mina si racconta in un viaggio appassionato tra esordi, collaborazioni, successi, grandi artisti e nuovi progetti

Fossati, Ferrio, De Andrè, Zero, i lavori televisivi con Vincenzo Mollica, l’iconica coppia mamma Mina&Celentano, senza dimenticare il ricordo di papà Corrado Pani: L'INTERVISTA DI AFFARI

Gianni Ferrio un eroe, Ivano Fossati tra i miei idoli, ma ricordo con passione tutti i momenti di lavoro in studio con De Andrè un signore e un intellettuale e Mick Hucknall, Piero Pelù, Adriano Celentano, Renato Zero, Riccardo Cocciante, Giorgia e tanto altri grandi artisti”.

Mina come pochi ha integrato il suo talento con l’intelligenza, la conoscenza in ogni campo musicale, lo studio. Cerca l’emozione ma lo fa seguendo un percorso di contaminazione tra tutto il meglio della musica: classica, jazz, latin, Napoli, bossa, ecc...”

“La parte creativa in studio, la ricerca, la concentrazione e i momenti leggeri sono gli ingredienti di una esperienza che ti rapisce e arricchisce, anche perchè il lavoro in studio si condivide con musicisti che apportano il loro contributo musicale, tecnico e umano sommando creatività alle idee di partenza”.

Che Massimiliano (classe ’63, nato a Milano) sia figlio di due artisti immensi (il padre, Corrado Pani, straordinario attore di prosa e la madre Mina Mazzini, regina indiscussa della musica italiana) lo si intuisce già dalle prime battute. Pani Jr muove i primi passi nella musica già in tenera età, come giovane autore, compositore, arrangiatore, per poi ampliare la sua professione come conduttore, ideatore televisivo e – soprattutto - apprezzatissimo produttore discografico, oggi a capo della “PDU Music&Production” di Lugano.

Ha lavorato con i grandi del panorama nazionale: Adriano Celentano, Ivano Fossati, Fabrizio De André, Renato Zero, Piero Cassano, il noto paroliere Giorgio Calabrese e collaborato con artisti di fama mondiale, jazzisti del calibro di Toots Thielemans, Kenny Garrett, Franco Ambrosetti, Danilo Rea, Alfredo Golino, Brian Auger, fermo restando che il suo eroe musicale è senza dubbio Gianni Ferrio. Opere di enorme successo portano la firma di Massimiliano, in Italia, Francia, Spagna, e ha inoltre creato melodie storiche per spot pubblicitari divenuti veri e propri must: Barilla, Wind, Fiat, Scavolini, Unicredit, Smart, Jameson Whiskey, Tassoni, Fisherman Friends, Tim e altre ancora.    

Un’attività incessante, vulcanica, visionaria. Da “Attila” (1979) per Mina (in qualità di arrangiatore e produttore) a “Mina-Fossati” (2020) non si è mai fermato, anno dopo anno: con 43 album, centinaia di tracce e una quantità impressionante di idee e note pensate e scritte su pentagramma per decine e decine di maestri e cantautori che hanno primeggiato nelle principali classifiche europee per quasi mezzo secolo. 

Non solo, nel prolifico universo di Pani c’è spazio anche per film, fiction, kermesse, rassegne e manifestazioni. Nel 1984 è sempre sua la sigla del Festival della Canzone sanremese con “Rose su Rose”, così come di sua matrice le colonne sonore (giusto per citarne alcune) di “Sei forte maestro”, della soap “Vivere” per 10 primavere e de “La banda dei Babbi Natale” di Paolo Genovese, queste a quattro mani con l’amico Franco Serafini. 

Nel piccolo schermo ha partecipato in varie forme (conduttore con Stefania Sandrelli) ai David di Donatello, al Premio Recanati, e in giuria a “Ti lascio una canzone” con Antonella Clerici, e persino a Festival di Sanremo del 2016. Ha scritto e condotto per Raiuno una trasmissione sui mercati antiquari dal titolo “Italia da stimare”, scritto e co-condotto con Vincenzo Mollica una trasmissione di incontri con importanti personaggi dal titolo “Supereroi” di Pani&Mollica

Il figlio maggiore Axel scrive canzoni, alcune interpretate da Mina, mentre il figlio minore Edoardo si è diplomato in sassofono contralto alla Trinity music school con Gabriele Comeglio. Il primo già laureato in economia, il secondo studia scienze politiche alla Science Po in Francia. La musica come cultura famigliare, a dimostrazione che nel Dna e nella gloriosa dinastia dei Pani/Mazzini si nasce, si cresce, si mangia e si respira musica da tutta una vita!       

Compositore, arrangiatore, produttore. Una vita nella musica, trasversalmente e in maniera poliedrica. Ci racconta i suoi  primi passi? E’ con “Attila” del 1979 (a soli 16 anni) che da inizio alla sua lunga carriera?

Ho iniziato come autore/compositore ancora minorenne. Prima da solo poi collaborando con diversi autori. L’esperienza formativa e che si è protratta nel tempo è stata con Piero Cassano. Piero è uno dei grandi della canzone italiana, mi ha insegnato molto.

Nella veste di autore e produttore lei Pani ha alle spalle un curriculum pazzesco. 43 dischi in 40 anni. La maggior parte con sua madre (e altri). Un lavoro enorme. In media uno all’anno se non due. Questo significa mai stare fermi e respirare musica h24. Corretto?

Questo è un lavoro che si fa prevalentemente per amore e passione. Se si dovessero sommare le ore che si rimane in studio di registrazione per fare un disco, verrebbe un numero spaventoso. Ma chi fa il mio lavoro non divide le sue ore tra vita privata e studio. E’ un tutt’uno che fluttua. La parte creativa in studio, la ricerca, la concentrazione e i momenti leggeri sono gli ingredienti di una esperienza che ti rapisce e arricchisce, anche perchè il lavoro in studio si condivide con musicisti che apportano il loro contributo musicale, tecnico e umano sommando creatività alle idee di partenza. Io ho avuto la fortuna e l’onore di lavorare con musicisti straordinari. Un’esperienza impegnativa ma contagiosa e fantastica. 

E poi, collaborazioni (tra gli altri) con Celentano, Fossati, De André, Renato Zero, Ambrosetti, Thielemans, Auger, Rea. Con quali di essi ha avuto un rapporto più (diciamo) costruttivo, produttivo, prolifico? Ce n’è uno (o più d’uno) con il quale è particolarmente legato?

Il mio eroe musicale è Gianni Ferrio. Arrangiatore e compositore di statura e livello mondiale. Ma sono tanti i musicisti che amo e con i quali ho la fortuna di collaborare: Danilo Rea, Massimo Moriconi, Alfredo Golino, Ugo Bongianni, Luca Meneghello, Faso,  Celso Valli e molti altri ancora. Che emozione poter chiamare solisti del calibro di Toots Thielemans, Kenny Garrett, Franco Ambrosetti, Brian Auger e poter condividere idee sulle parti da eseguire.  Ivano Fossati è uno dei miei idoli e aver potuto arrangiare il disco Mina Fossati è stato nel contempo una sfida e un onore. Ma ricordo tutti i momenti di lavoro in studio con grande passione; De Andrè un signore e un intellettuale e poi Mick Hucknall, Piero Pelù, Adriano Celentano, Renato Zero, Riccardo Cocciante, Giorgia, e tanti altri grandi artisti con i quali ho avuto l’onore di collaborare.

Poi c’è il Massimiliano delle sigle Mediaset e l’altro Massimiliano autore di composizioni per film e fiction. Menzioniamo ad esempio Barilla, Wind, Fiat, Scavolini, Unicredit e tanti altri marchi. Ce ne vuole parlare?

Ho sempre amato passare dalla produzione discografica alla musica di commento per le immagini. Una sfida poter scrivere musica per lunghe sequenze cinematografiche in un film o brevissimi temi per una pubblicità. Con l’amico Franco Serafini abbiamo composto e arrangiato a quattro mani musiche per fiction sia per Rai che Mediaset: con lui ma anche da solo ho fatto sigle di trasmissioni tv e tante musiche per pubblicità. Le ultime tutto il ciclo per 4 anni di MINA-TIM.

E non finisce qui. Perché c’è anche il Pani componente di giuria e in alcuni frangenti conduttore televisivo. Come ha affrontato il mondo televisivo? Un po’ lontano dalla sue corde oppure c’è un nesso con la sfera musicale che (ipotizziamo) di indole più le appartiene?     

Ho presentato un David di Donatello, un capodanno per Rai Uno, e varie altre trasmissioni, ma tanti anni fa. Mi sono anche divertito a scriverne una che inglobava alcune mie passioni: gli oggetti vintage, l’arte, la storia e le auto d’epoca. Si chiamava “Italia da stimare” per RAI Uno.  Poi Con Vincenzo Mollica abbiamo fatto per due anni una garbata trasmissione che intervistava grandi personaggi chiedendo chi fosse il loro idolo da ragazzo. Un modo diverso per conoscere l’artista prima della fama e le sue passioni. Poi Pani e Mollica con due cognomi cosi dovevano fare qualcosa insieme prima o poi. Ho fatto anche parte della giuria per “Ti lascio un a canzone” di RAI Uno. Interessante perchè i bambini sono molto più imprevedibili dei grandi. Ma poi sono sempre tornato a concentrarmi sui dischi e la produzione.

Ha mai pensato al mondo della recitazione? Seguire le orme di papà. Lo ricordiamo: l’istrionico Corrado Pani.

Ho assistito a tante prove di spettacoli di prosa in teatro guardando con ammirazione mio padre e gli altri grandi attori con cui collaborava costruire un po’ alla volta la pièce. Ma la musica mi ha conquistato fin da piccolo e ho fatto la mia scelta. Amo il teatro e ammiro i bravi attori che fanno con grande amore il proprio lavoro, ma pur trovando tanto senso e qualità assoluta in quella forma d’arte, ho capito che la mia inclinazione era per la musica.

Mina, l’artista più amata in assoluto. Lavorate insieme da tutta una vita. Il vostro rapporto da collaboratori?

La mia fortuna è aver imparato questo lavoro da Mina e dai tanti bravissimi musicisti con cui lei ha collaborato negli anni. Lei è una fuoriclasse assoluta, e come pochi ha integrato il suo talento con l’intelligenza, la conoscenza in ogni campo musicale, lo studio. La sua enorme cultura musicale è importante per le sue scelte artistiche e per il suo modo di approcciarsi al lavoro. Un modo di cantare che cerca l’emozione ma lo fa seguendo un percorso di contaminazione tra tutto il meglio della musica: classica, jazz, latin, Napoli, bossa, ecc...

Qual è il segreto della coppia artistica Mina-Celentano?

Le loro due voci sono inconfondibili. Sono molto diversi come artisti, eppure insieme hanno un impatto potente e trasversale.

Progetti in cantiere o appena realizzati?

Il 21 di ottobre abbiamo presentato in una conferenza stampa pdumusic.com il primo multiverso per collezionisti. Un sito e-commerce che propone a chi ama la musica di qualità dischi in vinile, nastri analogici e NFT.