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Sanremo 2020, Diodato: "Vittoria per Taranto, bisogna far rumore"
FESTIVAL SANREMO 2020 VINCITORE: TRIONFA DIODATO. SUL PODIO GABBANI E I PINGUINI TATTICI NUCLEARI
Sanremo 2020 - Diodato: vittoria per Taranto, bisogna far rumore
Una vittoria dedicata alla propria famiglia e all'intera squadra di lavoro, ma anche dedicata "alla mia città, a Taranto, per la quale bisogna fare rumore e che lotta perché c'è una situazione insostenibile". Lo ha detto Antonio Diodato, vincitore del 70^ Festival di Sanremo, nella conferenza stampa dopo la premiazione all'Ariston. Diodato ha anche detto di "poter aiutare il Primo maggio di Taranto (di cui è direttore artistico, ndr) coinvolgendo altri artisti per aiutare una città che vive una situazione inaccettabile oltre che insostenibile". L'artista ha quindi parlato di "sensazione stranissima perché il Festival è fatto di attese anche lunghissime e ti carichi di una emotività che non sei in grado di gestire. Sin dal primo giorno sono stato accolto con un calore che non mia aspettavo e mi rende felice per le persone che hanno lavorato con me in questi anni, una famiglia che si è creata intorno a me ed è famiglia piena di amore. e la vittoria la dedico anche all'altra famiglia che si è creata intorno a me, a chi ha scritto questo brano con me". Ed ha raccontato di aver avuto "tante batoste", di aver suonato in locali dove più volte a stento si trovava di fronte una decina di persone, "ma ho sempre creduto nel mio lavoro, nella forza della musica e della canzone".
Sanremo 2020 ha vinto Diodato davanti a Francesco Gabbani
Diodato è il vincitore del 70mo festival di Sanremo con 'Fai Rumore'. Al secondo posto Francesco Gabbani con 'Viceversa', al terzo i Pinguini Tattici Nucleari con 'Ringo Starr'.
SANREMO 2020: FRANCESCO GABBANI, 'ERA UN ESPERIMENTO, SONO DAVVERO FELICE'
"Io sono veramente soddisfatto di questo secondo posto, anche perché io il mio festival me lo sono già vinto. Era un po' un esperimento, la canzone (Viceversa, ndr) ha dei crismi diversi dalle precedenti. Sono rimasto meravigliato dalla risposta del pubblico". Lo dice Francesco Gabbani, commentando il secondo posto ottenuto al festival di Sanremo. "Dedico il brano ai più deboli". E sul vincitore del festival, Diodato, ha la sua idea: "Prima parlavo con Diodato e sinceramente, non per essere buonista ma sono veramente contento, perché è un artista che si merita davvero questo primo posto, perché canta con l'anima aperta".
SANREMO 2020: I PINGUINI, 'GIUSTO ESSERE TERZI, ERAVAMO I 'TERZI INCOMODI''
"La notizia è arrivata sul palco, dietro le quinte siamo stati preparati per salire sul palco, ma non sapevamo. E' stata una grande emozione, improvvisa, anche se sentivamo di essere terzi, perché eravamo i terzi incomodi'". Così i Pinguini Tattici Nucleari commentano a caldo il terzo posto al Festival di sanremo. Né John Lennon né Paul McCartney, "siamo davvero un po' Ringo Starr, come dice la canzone", scherzano. E nono si aspettavano afftto di arrivare così in alto. "Ci siamo detti dalla 20ma alla 15ma posizione è un gran bel risultato -dicono- Questo fa immaginare quanto ci aspettassimo il risultato. Quello di Sanremo un pubblico nuovo, che non ci conosceva, quindi grazie".
SANREMO 2020: A 'VICEVERSA' DI FRANCESCO GABBANI IL PREMIO TIMMUSIC
'Viceversa' di Francesco Gabbani si aggiudica il premio Timmusic, attribuito al brano in concorso più ascoltato in streaming sulla piattaforma Tim dedicata alla musica digitale.
SANREMO 2020: A TOSCA IL PREMIO DELL'ORCHESTRA GIANCARLO BIGAZZI
Tosca, con il brano 'Ho amato tutto' ha vinto il premio 'Giancarlo Bigazzi, assegnato dall'orchestra del festival di Sanremo per la miglior composizione musicale.
SANREMO 2020: A DIODATO IL PREMIO SALA STAMPA LUCIO DALLA SEZIONE CAMPIONI
Diodato - con la canzone 'Fai Rumore' - ha vinto il premio della Sala Stampa Radio, Tv e web 'Lucio Dalla' per la sezione Campioni. Diodato si è affermato con 25 voti. Al secondo posto Francesco Gabbani con 15 voti, al terzo Pinguini Tattici Nucleari con 13.
SANREMO 2020 DIODATO VINCE IL PREMIO DELLA CRITICA 'MIA MARTINI'
Diodato -con la canzone 'Fai Rumore' - vince il premio della Critica 'Mia Martini' per la sezione Campioni. A lui, 46 voti dei giornalisti accreditati presso la Sala Stampa Ariston Roof. Al secondo posto Tosca con 27 voti, al terzo Rancore con 17. Voti espressi 142. Voti validi 142.
SANREMO 2020: L'ARISTON RINGRAZIA FIORELLO CON UNA STANDING OVATION
l pubblico del 70mo festival di Sanremo ha ringraziato Fiorello tributandogli una standing ovation. Poco prima dell'annuncio del vincitore del festival, lo showman ha improvvisato alcune gag insieme ad Amadeus per ingannare l'attesa, divertendo il pubblico. Il conduttore lo ha ringraziato: "Il mio amico da 35 anni, colui che ha illuminato il festival, Rosario Fiorello -ha detto Ama- E' stato bello, amico mio". "Bello, bello, bello", gli ha detto di rimando Fiorello.
Fiorello (foto Lapresse)
SANREMO 2020: QUALCHE FISCHIO ALLA LETTURA DELLA CLASSIFICA
Qualche fischio ha accompagnato la lettura della parte alta della classifica, prima dell'annuncio dei tre finalisti di Sanremo 2020 e delle nuove votazioni per decidere le posizioni sul podio. La lettura degli ultimi nomi, quelli tra la ottava e la quarta posizione (Achille Lauro, Elodie, Tosca, Piero Pelù e Le Vibrazioni), rimasti per poco fuori dal podio, è stata accompagnata da sonore rimostranze di una parte della platea del Teatro Ariston.
Pinguini Tattici Nucleari (foto Lapresse)
SANREMO 2020: ACHILLE LAURO, PER IL GRAN FINALE E' ELISABETTA I E BACIA BOSS DOMS
Per il gran finale Achille Lauro diventa Elisabetta I Tudor e conclude la performance sulle note di 'Me ne frego' baciando sulla bocca il chitarrista Boss Doms. Alla fine dell'esibizione lo accoglie Fiorello: "Lui è talmente avanti che siamo già a lunedì". L'omaggio a Elisabetta I è molto pop e pittorico, con il viso di Lauro incorniciato da centinaia di perle. La parrucca, segnata anch'essa da inserti di perle, ricorda l'acconciatura della regina. Addosso, gorgiera e crinolina tipiche dell'epoca. Nella seconda parte della performance, Lauro toglie la struttura (che serviva in passato a sorreggere le grandi gonne tipiche dell'abbigliamento delle nobildonne) e rivela un look ancora d'ispirazione anni '70, ma sempre con richiami alla regalità, composto da una camicia con strascico di chiffon rosa, un pantalone di velluto rosso e stivaletti a tacco alto in vernice rossa, che si adattano alla fisicità di Lauro. Regina d'Inghilterra e d'Irlanda, Elisabetta è sempre stata considerata una governatrice esemplare. È stata definita la regina vergine perché non si sposò mai. Difese la propria patria, con cui amava dire di ''essere sposata''. Il suo fu un regno di grande fioritura artistica: William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno. ''Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza - dichiara Lauro - di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà. Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili''.
Achille Lauro (foto Lapresse)
SANREMO 2020: PINGUINI SHOW, FANNO BALLARE L'ARISTON E ZANOTTI BACIA LA VENIER
L'Ariston in piedi a ballare, scatenato sulle note di 'Ringo Starr'. I Pinguini Tattici Nucleari trasformano il festival in una discoteca, il pubblico batte le mani e mostra di sapere il ritornello a memoria. Poi un piccolo 'coupe de theatre': il frontman del gruppo, Riccardo Zanotti, è sceso in platea, si è avvicinato a Mara Venier, seduta in prima fila, e dopo aver cantato insieme a lei qualche parola del brano le ha stampato un bacio a fior di labbra, prima di risalire sul palco.
SANREMO 2020: ZINGARETTI, 'PAROLE DA GIGANTE DA TIZIANO FERRO'
''Da un bel Festival parole da gigante di Tiziano Ferro. Chapeau!'' Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti, riferendosi a monologo del cantante dedicato ai 40 anni e che ha introdotto il brano 'Alla mia età'.
SANREMO 2020: TIZIANO FERRO FA MONOLOGO SUI 40 ANNI 'NESSUNO E' SBAGLIATO'
Amadeus e Tiziano Ferro (foto Lapresse)
"Non sono sbagliato. Nessuno lo è. Non accetto speculazioni sul tema. Non provateci nemmeno. Ho 40 anni ormai". E' dedicato ai 40 anni -che compirà tra pochi giorni, il 21 febbraio- il monologo con cui Tiziano Ferro introduce il brano 'Alla mia età', prima di eseguire un medley di tre suoi più grandi successi: 'Non me lo so spiegare', 'Ed ero contentissimo' e 'Per dirti ciao'. "Tra due settimane compio 40 anni -ha detto il cantante di Latina sul palco -A 40 anni, per la prima volta ho sognato Dio. Aveva il viso di un adolescente e mi diceva che ho strappato a morsi la vita che volevo. A 40 anni, ho scoperto che non voglio essere una persona alterata dal male. Dove l'arroganza urla, il silenzio elegantemente afferma". Poi un cenno ai genitori e all'amore: "A 40 anni ho imparato che non bisogna negarsi all'amore del padre e della madre, mai, né per orgoglio né per timore. L'amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza. Basta ascoltare. A 40 anni so che nessuno può vedere quanto è bello l'amore se non condividi col mondo il tuo sorriso da innamorato", dice Tiziano.
"Ci ho messo 40 anni, ma adesso so che il brutto tempo non esiste. È tutto un susseguirsi di stagioni. Solo questione di ripararsi o scoprirsi al momento giusto. A 40 anni guardo il mondo attraverso il filtro delle mie cicatrici. E grazie a loro curo le ferite che arriveranno. Ho 40 anni e voglio dire al mondo che nessuno dovrebbe mai decidere di vivere soffrendo. E nessuno dovrebbe mai voler morire". Perché, prosegue Tiziano, "subire non è una disgrazia, è una scelta. E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé. Maniacalmente innamorato delle persone, tutte. Estremista da sempre dalla parte dei deboli". E conclude: "Dio non commette errori. E non credo abbia iniziato il 21 febbraio 1980". Ovvero, il giorno del suo compleanno.
SANREM0 2020, FIORELLO: "CI HANNO CHIESTO DI FARE IL BIS"
Dopo i primi tre cantanti in gara, Fiorello decide di omaggiare nella serata finale di Sanremo il suo "amico pazzesco" Amadeus. "Ce l'hai fatta", gli dice. "Ce l'abbiamo fatta", risponde lui. Fiorello rivela anche che già venerdì notte la Rai ha proposto ad entrambi il bis per il 2021: "Ieri ci hanno chiesto di fare il Sanremo bis, la risposta la daremo alla fine di questa puntata, cioè la settimana prossima". Poi chiede la standing ovation per Amadeus e l'Ariston si alza in piedi.
SANREMO 2020: FIORELLO-AMADEUS TRA DE FILIPPI, MORANDI E IL PENSIERO AL SANREMO BIS
Dopo i primi tre cantanti in gara, Fiorello decide di omaggiare nella serata finale di Sanremo il suo "amico pazzesco" Amadeus. "Ce l'hai fatta", gli dice. "Ce l'abbiamo fatta", risponde lui. Fiorello rivela anche che già venerdì notte la Rai ha proposto ad entrambi il bis per il 2021: "Ieri ci hanno chiesto di fare il Sanremo Bis, la risposta la daremo ala fine di questa puntata, cioè la settimana prossima". Poi chiede la standing ovation per Amadeus e l'Ariston si alza in piedi. "Un Sanremo pazzesco", "ieri sera dietro le quinte sembrava 'delirio a Las vegas': ho visto Morgan correre dietro a Bugo, ho visto Rita Pavone giocare a burraco con Dua Lipa, Piero Pelù struccare Achille Lauro", scherza Fiorello. Poi saluta il figlio di Amadeus, Josè: "Quando è iniziato il festival aveva 8 anni, oggi ne ha 11", ironizza sulla durata del festival. Un festival che ha divorato tutto per una settimana: "è sparita pure la politica. Ho visto Floris parlare di pensioni con Elettra Lamborghini". Quindi chiama l'ovazione per il suo amico, che arriva sulla scala dell'Ariston con la parrucca alla Maria De Filippi. "Sembri Montezemolo ossigenato", ride Fiorello. Poi Fiorello gli chiede l'imitazione di Celentano e Amadeus balla come il Molleggato in 'Juppy Du' e Fiorello commenta: "Sembri Enzo Paolo Turchi". Il finale del siparietto è un omaggio a Morandi. I due per l'occasione si ribattezzano di Amarello (crasi tra Amadeus e Fiorello) e cantano "Un mondo di amore", sdoganando anche l'ugola del direttore artistico.