Esteri
Attentato Mosca, la pista Isis-K: chi sono gli islamisti che odiano la Russia
L'Isis-K, lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante conosciuto anche come Wilayat Khorasan, il gruppo è la branca afghana dell'Isis che odia la Russia
Che cos'è l'Isis-K, l'organizzazione islamista che odia la Russia
Ancora non è certo chi sia stato a perpetrare l'attentato di venerdì sera a Mosca, ma nel caso la colpa sia davvero dell'Isis-K non si tratterebbe certo di un inedito, vista la lunga storia di contrasto tra la Russia e l'organizzazione islamista. A partire dalla posizione mantenuta dal Cremlino sulla guerra civile in Siria, per non parlare della storica cicatrice della Cecenia.
L'Isis-K, lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante conosciuto anche come Wilayat Khorasan, il gruppo è la branca afghana dell'Isis apparsa per la prima volta nel 2014. Il nome Khorasan si traduce in "La terra del sole", e secondo il Centro per gli studi strategici e internazionali, si riferisce a una regione storica che comprende parti dell'Iran, dell'Afghanistan e del Pakistan. Sulla base di questa visione, si pone come obiettivo la fondazione di un nuovo califfato che riunisca questi tre Paesi, ma anche alcune ex repubbliche sovietiche, come il Turkmenistan, il Tagikistan e l'Uzbekistan.
Come ricorda il Corriere della Sera, "le cellule cecene erano tra le più feroci e militanti tra i ranghi del Califfato nel suo periodo di massima espansione nel 2014-16. I cristiani iracheni caduti sotto il loro controllo ne parlavano con terrore: erano spesso proprio i ceceni a eseguire gli interrogatori e le esecuzioni più feroci. Durante le battaglie contro le truppe di Bashar al-Assad erano ancora i ceceni a dare la caccia con maggiore determinazione ai soldati russi inviati da Putin per sostenere il regime. Quando poi, tra il 2017 e 2018, Isis venne battuto, parecchi analisti puntarono il dito sul pericolo rappresentato dai militanti che tornavano alle loro case nelle province musulmane della Russia".
Le stesse autorità di Mosca nel 2016 indicavano che la guerriglia locale potesse contare su oltre 5.000 elementi, eicorda il Corriere della Sera, anche se fin qui le loro azioni sono state sporadiche.