Esteri

Isis rivendica l’omicidio dell’italiano ucciso in Bangladesh

Lo Stato islamico ha rivendicato l'uccisione dell'italiano Cesare Tavella in Bangladesh. Lo riferisce su Twitter la direttrice del Site Intelligence Group, Rita Katz. Il cooperante 50enne è stato ucciso, mentre stava facendo jogging, a colpi di arma da fuoco nel quartiere diplomatico della capitale, Dacca. Secondo la Katz, l'Is ha ucciso Tavella in quanto "occidentale".

La stessa fonte riporta quella che viene considerata la rivendicazione dell'Is: "In un'operazione speciale dei soldati del Califfato in Bangladesh, una pattuglia ha preso di mira lo spregevole crociato Cesare Tavella dopo averlo seguito in una strada di Dacca, dove gli è stato sparato a morte con armi silenziate, sia lode a Dio. Ai membri della coalizione crociata diciamo: non sarete sicuri nelle terre dei musulmani. E' solo la prima goccia di pioggia". Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a nome del governo italiano, ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza ai familiari di Cesare Tavella, il cooperante ucciso in Bangladesh. "Stiamo lavorando per verificare la rivendicazione di Daesh in collaborazione con le autorita' locali che in un primo momento avevano attribuito la responsabilita' dell'omicidio alla criminalita' comune", ha affermato il ministro interpellato a margine dei lavori dell'Assemblea generale dell'Onu.