Esteri

Bielorussia, elezioni: respinta la candidatura dell’oppositore di Lukashenko

Definita spesso “l’ultima dittatura d’Europa”, la Bielorussia si avvia alle elezioni presidenziali del 9 agosto senza il maggior sfidante di Lukashenko.  La Commissione elettorale centrale, infatti, ha respinto la candidatura di Viktor Babariko.  Il motivo ufficiale è che non avrebbe dichiarato alcuni dei propri beni offshore. Ma Babariko era già stato arrestato lo scorso giugno, per riciclaggio di denaro, evasione fiscale e corruzione in un caso che molti osservatori ritengono di matrice politica.

Alexander Lukashenko è in carica dal 1994, avendo vinto tutte le elezioni da quella data, e ora è in cerca del sesto mandato, tra alcune critiche per la gestione della pandemia da coronavirus. Il presidente ha infatti più volte negato la gravità del Covid, parlando di “psicosi di massa” e consigliando ai cittadini bielorussi di farsi una sauna “due o tre volte a settimana”, sostenendo che il virus non sopravvivesse alle alte temperature, “lavarsi le mani più spesso, fare colazione in orario, pranzare e cenare”, dichiarando anche che il virus sarebbe sparito del tutto entro Pasqua, che nel calendario ortodosso quest’anno si è celebrata il 19 aprile.