Bruxelles rivuole l'Imu prima casa
L'Ue alimenta così il populismo e il voto di protesta
Bruxelles ancora bacchetta l’Italia sulla sua politica economica e lo fa con la solita saccenza dei primi della classe. Lo fa su un tema non particolarmente rilevante per la maggioranza della popolazione ma che riveste comunque un alto significato simbolico dell’ingerenza eccessiva della Ue sui conti pubblici dei singoli Stati.
L’Ue vuole che per il futuro sia rimessa l’Imu sulla prima casa per i redditi alti.
La cosa, come detto, non riguarda purtroppo chi fa fatica ad arrivare a fine mese ma è significativa, ma questa volontà di controllo oltretutto su uno Stato come l’Italia a rischio populismo significa che Bruxelles non ha una sensibilità politica o anche una strategia che ad essa si richiami.
Vuole fare solo cassa e vuole farla subito non capendo che le elezioni sono vicine nel nostro Paese (come in altri) e che queste richieste finiscono solo per alimentare appunto un populismo destabilizzante che ha comunque la sua ragione d’essere.
Sempre più Bruxelles viene identificato dai cittadini come una sanguisuga che si accompagna allo Stato italiano per depredare del reddito o dei beni posseduti.
Dunque la domanda non dovrebbe essere (solo) quella se proprio a Berlino (non casualmente) c’è ancora un giudice ma se ci sia ancora un politico.