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Esteri
Cop27, fallimento annunciato. Ma la colpa non è solo di Cina e India

Difficile non ammettere in effetti che una relazione diretta tra il benessere generale e le emissioni di carbonio. Le traiettorie di crescita delle economie avanzate sono state raggiunte sfruttando alte emissioni. L'esaurimento dei beni atmosferici globali da parte del mondo sviluppato ha portato a eventi climatici estremi in tutto il pianeta. Il cambiamento climatico è già in atto a causa dell'industrializzazione in Europa e Nord America in passato, e in Cina più recentemente. I Paesi che hanno contribuito meno alle emissioni storiche globali - Paesi ancora in via di sviluppo e poveri - sono abbandonati a se stessi. 

Ora però si chiede a chi sta crescendo in tempi più recenti, come India e Cina, o chi invece intravede ora la crescita come Indonesia e altri paesi emergenti, di interrompere la loro traiettoria in maniera subitanea. Peraltro accollandosi costi elevatissimi. I Paesi in via di sviluppo avranno bisogno di almeno 1.000 miliardi di dollari solo per le infrastrutture energetiche entro il 2030 e fino a 6.000 miliardi di dollari all'anno in tutti i settori entro il 2050 per mitigare i cambiamenti climatici. Inoltre, i costi annuali di adattamento al clima in queste economie potrebbero raggiungere i 300 miliardi di dollari entro il 2030 e fino a 500 miliardi di dollari entro il 2050.

India e Cina guidano il Sud globale anche sul clima

Inoltre, i Paesi in via di sviluppo dovranno probabilmente affrontare 290-580 miliardi di dollari di "danni residui" all'anno entro il 2030 e oltre 1.000 miliardi di dollari di danni entro il 2050 a causa dell'impatto dei cambiamenti climatici che non possono essere evitati con misure di adattamento. Dato che l'India è tra i Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, l'adattamento ha chiaramente bisogno di maggiori risorse. "Ma non ci si può aspettare che paghiamo per il nostro futuro e che paghiamo anche per il passato dell'Europa e dell'America", dice Nuova Delhi. 

Il problema è che senza dialogo e accordo, sul clima si può fare poco. Le prospettive non sono delle più rosee considerando anche che la CIna ha chiuso il dialogo con gli Usa sul tema climatico dopo la visita di Nancy Pelosi a Taiwan. Anche sul clima il mondo si sta dividendo tra occidente e i suoi partner avanzati e il sud globale con Cina e India che potrebbero farsi da portavoce di istanze diverse.

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