Esteri

Coronavirus, negli Stati Uniti record di contagi 36000 in un giorno

di Daniele Rosa

New York, New Jersey e Connecticut obbligano alla quarantena i visitatori

Gli Stati Uniti hanno fatto registrare il più alto numero di casi di contagio da Coronavirus in un solo giorno dalla fine di aprile: 36000.

Alabama, Arkansas, Carolina del Norte, Carolina del Sur, Texas, Washington, Utah, Florida e Arizona sono gli Stati che hanno fatto registrare la crescita dei casi. E così i tre Stati che erano i focolai all'inizio della pandemia adesso chiedono ai visitatori, per adesso tutti americani, l’obbligo della quarantena di 14 giorni.

I motivi di questa crescita sono diversi, tutti validi e tutti altrettanto discutibili. Donald Trump, ad esempio,  ha detto che l’aumento dei test del 7,6% in una sola settimana è la principale causa di un aumento del 30%. Altri danno la colpa alle tante manifestazioni, senza alcuna misura di sicurezza, successive alla morte violenta dell’afroamericano George Floyd. Alcuni Governatori invece danno la colpa ai giovani che irresponsabilmente non seguono alcuna linea guida per proteggersi o proteggere gli altri. Altri, come il Governatore della Florida De Santis motivano la crescita con la mancanza assoluta di rispetto delle regole di social distancing tenute nei locali e ristoranti. Una mancanza che, nei locali dove verrà certificata, significherà chiusura e perdita della licenza commerciale.

Nel commentare l’ordine di quarantena il Governatore del New Jersey, Phil Murphy insieme al Governatore di New York Andrew Cuomo ha detto che ‘abbiamo tolto la nostra gente dall’inferno e adesso non vogliamo rimetterla in un nuovo giro’.

Le multe per chi non si sottoporrà alla quarantena sono salate, dai 1000 dollari per la prima violazione fino ai 5000 per la reiterazione del reato. Al momento i contagi complessivi in US sono quasi 2 milioni e mezzo e le vittime 124000.

 Queste cifre pongono il Paese al primo posto nel ranking mondiale della pandemia. E questo pone preoccupazione anche in Europa pronta dal 1 luglio a riaprire i propri confini, ma con l’eccezione per Stati Uniti, Russia e Brasile.

Dei 26 Stati americani che hanno visto i propri casi aumentare i più colpiti sono quelli del Sud e Ovest del Paese. Secondo i dati ufficiali della Johns Hopkins University la Florida, uno dei più colpiti, ieri ha registrato con 5511 casi il suo massimo in un giorno, con oltre il 25% registrato a Miami-Dade. Fortunatamente rimangono molto basse le vittime, ieri 43. Forse questo dato è una conferma per la tesi di coloro che vedono questo virus muoversi adesso sotto i 50 anni e in più giovani, in persone che dovrebbero essere più ‘attrezzate’ fisicamente a superare la malattia.

E questo è quello che tutti gli americani sperano.