Esteri
Donald Trump dà la grazia all’amico e socio Roger Stone
Condannato al carcere per aver ostacolato le indagini sul Russiagate
E poiché gli amici non si dimenticano puntuale ieri è arrivata la grazia a Roger Stone, amico e socio di vecchia data di Donald Trump.
Roger Stone non scadrà in carcere. Stone era stato condannato a tre anni e quattro mesi di carcere per aver mentito al Congresso, per aver assistito a manomissioni e soprattutto per aver tentato di ostacolare Robert Mueller e il lavoro delle Commissioni congressuali nelle indagini sulle interferenze russe nel 2016.
Ovviamente la grazia non cancella le convinzioni su quello che Stone avrebbe fatto ma ne cancella, totalmente ,la punizione.
Ripetutamente i legali di Stone( forse sentendo odore di grazia) hanno continuato a ritardare l’ingresso del 67enne Stone alla prigione dicendo che sarebbe stato troppo esposto al rischio del Coronavirus, ma adesso con la grazia tutto il lavoro non serve più.
Stone faceva parte di un gruppo ristretto di sei funzionari vicini a Trump condannati per il lavoro di indagine di Mueller.
Stone ,a differenza di Paul Manafort, ha sempre aiutato l’FBI nelle indagini.
La Casa Bianca ha commentato il fatto sostenendo che ’nella caccia alle streghe si è capito abbastanza velocemente che non si sarebbe giunti a nulla ed allora si è cercato di mettere nel mirino persone di alto profilo, vicine al Presidente. L’obiettivo era di dare l’impressione di un cerchio magico criminale che stava lavorando sotto traccia.
Il caso Stone comunque ha creato molti problemi al Dipartimento di Giustizia e soprattutto a quattro procuratori differenti che erano convinti che Stone godesse di un trattamento speciale per la sua vicinanza a Trump.
Ma adesso con la grazia le preoccupazioni sono nel cassetto e tutto è concluso.