Elezioni Austria, un segnale della voglia di pace e sicurezza degli europei
Le elezioni austriache rappresentano voglia di pace e sicurezza degli europei
‘Riduzione delle tasse, nessuna ipotesi di referendum di uscita dall’Europa, lotta all’immigrazione clandestina’, tre semplici enunciazioni di programma politico condivisibile da qualsiasi parte politica.
E’ quanto dichiarato dal nuovo Cancelliere austriaco , Sebastian Kurz che con i suoi 31 anni e’ il più’ giovane primo Ministro d’Europa.
Ha vinto le elezioni legislative in rappresentanza del suo partito cristiano-democratico insieme all’altro partner della nuova coalizione, Heinz-Christian Strache leader del partito di destra Fpo. I burocrati europei sono rimasti scettici e le sinistre, italiane comprese, a paventare impossibili ritorni e rigurgiti fascisti . Il tutto per gettare fumo negli occhi su azioni che tutti vorrebbero realizzare ma che pochi sono in grado di fare ne’ tantomeno nominare con nome e cognome.
Il voto in Austria e’ un segnale. Un programma annunciato condivisibile
In fondo chi non vorrebbe ridurre le tasse?
I leader di casa nostra, di destra e di sinistra, senza dimenticare i pentastellati, lo stanno dicendo da tempo. Ed anzi fanno a gara a proporre i piani migliori: dalla flat tax del Centrodestra con un’aliquota che potrebbe arrivare al 20%, alla ricetta del PD con meno fiscal compact, meno tasse e tre sole aliquote per finire con la ricetta del M5S, ancora in fase di elaborazione, ma che dovrebbe prevedere più’ deficit a fronte di meno tasse.
E chi vorrebbe staccarsi dall’Europa rischiando un referendum senza rete?
Nemmeno più’ i 5 Stelle sembrano volerlo, anche perché’ l’ombrello dell’Europa viene considerato si pesante ma indispensabile.
Tutti a chiedere un nuovo rapporto, un nuovo confronto con Bruxelles, ma nessuno sogna più’ un doppio salto mortale senza rete, una brutta copia della Brexit.
Il voto in Austria e’ un segnale. Terrorismo e migranti clandestini le paure degli europei
E il problema migranti?
Qui tutti d’accordo sull’accoglienza ( Italia numero uno) ma anche molta ipocrisia quando bisogna distinguere tra asilo per diritto o asilo per dovere.
La lotta ai migranti clandestini dovrebbe essere una priorità’ soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.
Troppo spesso si registrano crimini i cui colpevoli sono, oltre che criminali, pure clandestini.
In fondo l’attuale Governo di Centrosinistra ( pur orientato all’accoglienza) e’ riuscito a bloccare la marea di sbarchi prendendo accordi direttamente con le tribu’ libiche e spostando quindi il problema fuori dai confini italiani.
Ed allora perché’ tanta agitazione da parte dei leader di Centrosinistra allarmati da un drammatico dilagare ( secondo loro) di movimenti nazional-populisti uniti a quelli di estrema destra?
Il voto in Austria e’ un segnale. Risposta concreta alle paure degli europei.
Forse e’ solo ipocrisia perche’ tutti, ma proprio tutti in Europa,pongono il terrorismo e il problema dei migranti clandestini al primo e al secondo posto tra le paure e preoccupazioni della gente europea.
I voti attuali a certe formazioni altro non sono che la risposta a queste paure. E’ sbagliato considerarli come il male assoluto.
Ed allora non bisogna strumentalizzare ipotizzando scenari di paura legati a impossibili ritorni di dittature e fascismi vari.
La verità’ e’ che i popoli dell’Europa, e non l’organizzazione europea, sono, molto probabilmente, stanchi di dover subire invasioni incontrollate o atti terroristici mortali.
E il risultato delle elezioni austriache, e i risultati di quelle che verranno ( in Italia a marzo) costituiscono risposte concrete a queste paure e al desiderio di pace e ordine a cui tutti i popoli aspirano.