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Elezioni Romania, al primo turno vince il filorusso Georgescu. Vuole uscire dalla Nato e interrompere gli aiuti a Kiev

di Redazione Esteri

Sfiderà al ballottaggio l'8 dicembre il primo ministro di centrosinistra Marcel Ciolacu

Elezioni Romania, il primo turno stravolge gli equilibri: vince il filorusso di estrema destra Georgescu

Grosse sorprese al primo turno delle elezioni in Romania, il filorusso di estrema destra Calin Georgescu accreditato al 5% ha ribaltato i pronostici e ottenuto più voti di tutti con il 22,5% delle preferenze. Sarà quindi lui a sfidare al ballottaggio il prossimo 8 dicembre il primo ministro di centrosinistra Marcel Ciolacu, che ha ottenuto il 19,55%. Qualunque sia il risultato, "l'estrema destra è di gran lunga il grande vincitore di queste elezioni", ha detto all'AFP il politologo Cristian Pirvulescu. L’altro candidato nazionalista, George Simion, è attualmente quarto: l’estrema destra è dunque sulla buona strada per prendere circa un terzo dei voti. Il partito socialdemocratico di Ciolacu ha plasmato la politica della Romania per più di tre decenni.

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Ma con le crescenti preoccupazioni per l’inflazione e per la guerra nella vicina Ucraina, l’estrema destra sembra aver guadagnato terreno. Negli ultimi giorni Georgescu ha lanciato una campagna virale su TikTok chiedendo lo stop agli aiuti all’Ucraina ed ha espresso un certo scetticismo anche sull'adesione della Romania alla Nato. "Questa notte il popolo romeno ha gridato per la pace. E ha gridato molto forte, fortissimo", ha detto. La posta in gioco è alta per la Romania, che ha un confine di 650 chilometri con l’Ucraina ed è diventata più importante da quando la Russia ha invaso Kiev nel 2022.