Esteri
Elezioni Usa: candidatura di Biden a rischio per le accuse di abusi sessuali?
Joe Biden non é Trump: le accuse di abuso sessuale mettono a rischio la candidatura
Il presunto candidato democratico per la presidenza Usa, il 77-enne Joe Biden, non poteva scegliere un mezzo di comunicazione piú di parte di "Morning Joe", per negare le accuse di abuso sessuale.
"Morning Joe" é un programma di notizie e "talk" che va in onda dal New Jersey sulla rete Msnbc-Tv dalle 6 alle 9 nei giorni non feriali, presentato dal team di marito e moglie Joe Scarborough e Mika Brzezinski. Joe é un ex deputato del congresso repubblicano diventato progressista, mentre Mika é sempre stata di 'sinistra'.
Ad accusare l'ex vice presidente dell'amministrazione di Barack Obama é ora la californiana Tara Reade, che nel 1993, quando aveva 29 anni, faceva l'assistente di Biden, quando questo era senatore del Delaware. Reade é una sostenitrice del senatore progressista ed ex-candidato presidenziale Bernie Sanders.
Il motivo per cui Reade accusa Biden proprio ora non é chiaro e non é chiaro nemmeno il capo d'accusa. Ma l'ex vice presidente non ha dimostrato del tutto di essere innocente.
La prima volta che Reade ha pubblicamente annunciato di essere stata "infastidita" da Biden é stato il 3 aprile del 2019 in un articolo su "The Union", un quotidiano locale della California, ma solo il 25 marzo del 2020 ha rincarato la dose aggiungendo l'abuso sessuale. Poi, delle cinque donne a cui dice di aver confidato l'accaduto, tre hanno detto di non saperne nulla.
Momenti migliori per denunciare Biden sarebbero stati: durante la sua prima campagna presidenziale nel 2007, quando Biden ha formato il comitato per la campagna presidenziale contro Trump nel gennaio del 2018, oppure nei primi di settembre del 2018 durante l'audizione al senato per la conferma alla Corte Suprema del giudice Brett Kavanaugh (che era stato accusato di abuso sessuale da una compagna di scuola nel 1982). In quel settembre del 2018, Biden aveva affermato che "[in casi di accuse di abusi sessuali] bisogna partire dall'assumere che ci sia qualcosa di vero" (affermazione che gli é stata rinfacciata dalla giornalista della Msnbc, Mika Brzezinski).
Sulla questione di abusi sessuali, Biden ha sempre mostrato atteggiamenti discordanti, non solo nell'attuale caso con Reade, ma anche nel 1991 durante l'audizione al senato per la conferma di Clarence Thomas a giudice della Corte Suprema. In quel periodo, Biden presiedeva la commissione giudiziaria del senato e permise al candidato Thomas di testimoniare prima dell'avvocatessa Anita Hill (cambiando l'ordine iniziale), che accusava il giudice di abusi sessuali quando, 34-enne, era assistente presso l'ufficio di Thomas. Inoltre, Biden non permise ad altre tre donne di testimoniare contro Thomas. Il 24 aprile del 2019 Biden ha chiesto scusa alla Hill. Scuse che la Hill ha rispedito al mittente.
Nel caso di Reade, Biden si sta scontrando contro un macigno. La difesa dell'ex vice presidente ed ex senatore é che l'unico luogo dove la documentazione delle accuse possono essere conservate (se mai esistesse una denuncia) é presso gli archivi nazionali del senato, e Biden invita a trovarle. Peró Biden rifiuta di permettere una ricerca simile sui soli documenti che riguardano Reade negli archivi professionali che lui ha donato all'Universitá di Delaware. La giustificazione é che in quei documenti ci sono anche riferimenti a comunicazioni con capi di stato stranieri che, in periodo elettorale, potrebbero essere fraintesi e usati per danneggiarlo. Nonostante l'insistenza dell'intervistatrice Mika sul fatto che la ricerca possa essere limitata solamente ai documenti che riguardano Reade, Biden rimane inflessibile. Perche'?
P.S.1: le accuse di abusi sessuali che riguardano Trump fanno aumentare i consensi tra i suoi sostenitori, mentre per il resto dei politici accuse simili stroncano qualsiasi candidatura; a questo punto contro Trump il 56% dei democratici preferisce Andrew Cuomo (governatore dello stato di New York) a Biden.
P.S.2: si dice che i dibattiti tra due candidati presidenziali vadano in pratica giá in onda giornalmente, con il presidente Trump ed il governatore Cuomo che "aggiornano" i cittadini sugli sviluppi della pandemia.