Esteri

Francia, duello tv Le Pen-Macron. Marine punta sul 18% di indecisi

Eliseo, tra 4 giorni il ballottaggio

A quattro giorni dal ballottaggio di domenica per l'Eliseo, Emmanuel Macron e Marine Le Pen incrociano stasera alle 21 le armi nell'ultimo, attesissimo duello televisivo. Un sondaggio Ipsos pubblicato da Le Monde, dà il candidato centrista e filo-europeo al 59% delle intenzioni di voto, contro il 41% della rivale dell'estrema desta che ha rimontato cinque punti in una settimana.

Nella sfida si contenderanno i molti indecisi, ben il 18 per cento stando a un sondaggio Elabe. I sondaggi indicano che chi esprime una preferenza e' abbastanza certo che non cambiera' idea (il 91% per Macron, l'86% per Le Pen) e, piu' in generale, un 68% degli intervistati si dice certo che andra' a votare. Il bacino potezniale dell'astensione tra il 22 e il 28%, ma un 18% (quindi 2 elettori su 10) dicono di essere "certi o quasi certi che andranno a votare pur non avendo ancora deciso per chi. Sono gli indecisi che Macron e le Pen stasera si contendono, un numero significativo di votanti in tutte le categorie demografiche e professionali. E il dibattito e' una delle ultime occasioni per parlare a indecisi e astensionisti.

Dal 1974 -quando incrociarono le armi Valery Giscard d'Estaing, allora ministro delle Finanze, con il candidato della gauche, Francois Mitterrand, un duello rimasto celebre- il dibattito in tv tra i candidati alla vigilia del ballottaggio e' uno dei grandi rituali della politica francese. Un duello che ha ispirato anche il cinema: nel 2007, qualche settimana prima del voto vero, il film 'Il candidato', di Niels Arestrup racconto' come uno dei due pretendenti all'Eliseo si rinchiudeva per un weekend di lavoro con il suo staff (spin doctors, specialisti della comunicazione, consulenti) per migliorare la sua immagine e affinare le argomentazioni.

Il dibattito, che sicuramente raccogliera' milioni di telespettatori, andra' in onda a partire dalle 21 su France 2 e Tf1. I collaboratori dei due candidati hanno smentito che i due si stiano preparando in modo particolare, ma hanno ribadito l'impazienza di entrambi a confrontarsi. Entrambi nelle ultime 48 ore hanno ridotto le uscite: nessun incontro, nessun appuntamento.

Macron vuole mettere in luce "la vaghezza" del programma di Le Pen, ha spiegato il suo entourage, il suo approccio "semplicistico", per esempio con la marcia indietro sull'uscita dall'euro. E si prepara in modo classico, studiando gli appunti e riposando in famiglia; si e' anche a esercitato nel dibattito frontale, che non gli e' propriamente congeniale, come ha confidato a La Depeche: "Saro' concentrato e determinato nel merito, non voglio cedere neanche di un centimetro sul piano ideologico, non voglio concedere nulla ne' sui fatti ne' sulle argomentazioni. Ma in un contesto di rispetto, in segno di rispetto per i francesi, i problemi, il Paese. Spero -ha aggiunto- che la signora Le Pen abbia la stessa esigenza, che non mostra nei comizi dove coltiva l'oscenita'".

Nelle ultime ore si e' studiato i suoi appunti, stamane fara' una passeggiata e nel pomeriggio tornera' a studiare; nei giorni scorsi si e' guardato diversi dibattiti che si sono svolti tra i due turni elettorali, e anche quelli della sua rivale. Da parte sua Le Pen lavora e affina le sue argomentazioni e "prepara senz'altro qualche colpo", ha raccontato un suo collaboratore. Formidabile nel dibattiti, Le Pen intende sfruttare la potenziale "debolezza psicologica" dell'avversario. La preparazione dello 'showdown' ha ovviamente riguardato ogni piu' minuto dettaglio del duello. Il dibattito sara' moderato dai due capiredattori delle emittenti televisive ospiti: Nathalie Saint Cricq per France 2 e Christophe Jakubyszyn per TF1.

Il Front National ha chiesto il veto su un giornalista, Alle-Claire Coudray, sospettata di sostenere Macron; e il veto e' stato stranamente accettato. Niente da dire sul regista, i due schieramenti hanno invece rifiutato i piani orizzontali, quella tecnica che consente di vedere i candidati in contemporanea, l'uno mentre parla l'altro. Nel 2012 per esempio non si vide come reagi' Nicolas Sarkozy quando Francois Hollande fece la sua celebre anafora, "Moi, president... je ne serai pas le chef de la majorite'!" (io presidente... non saro' il capo della maggioranza) che poi, secondo gli analisti, gli valse l'elezione. Le Pen sara' a sinistra dello schermo, Macron a destra. La candidata del Front National parlera' per prima, il candidato di En Marche chiudera' il dibattito. Rigidamente da rispettare il tempo a disposizione di ciascun candidato, che sara' visualizzato da un cronometro sullo schermo. Il duello dovrebbe durare due ore e venti.