Esteri

Francia, Hollande brucia il suo recupero di popolarità post-attentati

Si è già spento il recupero di popolarità del presidente francese Francois Hollande. I drammatici attacchi di Parigi erano valsi all'inquilino dell'Eliseo la possibilità di non essere più il presidente più impopolare della storia della quinta repubblica (in quell'occasione secondo il barometro Tns Sofres-Figaro Magazine, il capo dello Stato aveva guadagnato 20 punti di popolarità rispetto all'ultimo sondaggio dello stesso istituto).

Ora, gli ultimi sondaggi (condotti via Internet, il 17 e il 18 dicembre su un campione di 1.003 persone rappresentativo della popolazione francese) certificano il nuovo calo della popolarità del numero uno della Francia, assieme al suo primo ministro Manuel Valls. Effetto Regionali, che hanno decretato la crescete fama invece della leader del Front National Marine Le Pen? Difficile dirlo. Certo è che nelle rilevazioni solo il 27% degli intervistati pensa che Francois Hollande sia "un buon presidente", contro il 71% di insoddisfatti per il comportamento dell'inquilino dell'Eliseo.

Stessa musica per Valls che si vede bocciare da almeno sei francesi su dieci, anche se, a dire il vero, è tutta la classe politica, dopo lo scoppio del problema dell'immigrazione e degli attentanti di matrice jihadista, a perdere consenso. Indietreggia anche Marine Le Pen. I politici in testa sono il sindaco di Bordeaux Alain Juppè e il giovanissimo ministro dell'Economia francese, l'ex banchiere Emmanuel Macron. Una magra consolazione per i socialisti Hollande e Valls