Esteri
Gran Bretagna-Usa: al via i colloqui accordo post-Brexit, il tavolo è virtuale
Secondo i critici però un accordo con Washington potrebbe comportare alcuni rischi per il Regno Unito
Gran Bretagna e Stati Uniti hanno dato il via ai negoziati per quello che punta ad essere "un ambizioso" accordo di libero scambio post-Brexit. Il ministro al commercio internazionale, Liz Truss, ha formalmente aperto i colloqui durante una videoconferenza con il segretario al commercio Usa, Robert Lighthizer, ieri, 5 maggio. La prima tornata di colloqui proseguirà oggi e andrà avanti per due settimane: sono circa un centinaio i negoziatori ai due lati del tavolo, tavolo ovviamente 'virtuale' per via della pandemia da coronovirus. I round dei negoziati andranno avanti ogni sei settimane e saranno sempre condotti da remoto finché non sarà sicuro viaggiare di nuovo. I sostenitori della Brexit hanno sempre detto che un accordo vantaggioso con gli Usa darà lo sprint all'economia britannica. Ma i critici sostengono che un accordo con Washington potrebbe comportare per il Regno Unito accettare standard più blandi di tutela ambientale e alimentare e farà perdere a Londra l'accesso all'unione doganale e al mercato unico dell'Ue. Il timore ventilato spesso durante la campagna per la Brexit è anche che il nuovo accordo spianerà la strada all'ingresso nel sistema sanitario pubblico britannico delle aziende private americane, eventualità che il premier Boris Johnson ha sempre però smentito.