Esteri
Gerusalemme, gli Usa avvertono l'Onu: "Ci segneremo nomi di chi vota mozione"
Gerusalemme, minaccia dall'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, sulla mozione Onu: "Prenderemo nomi di chi la voterà"
"Gli Usa si segneranno i nomi". E' l'avvertimento lanciato dall'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, in vista del voto di oggi all'Assemblea generale dell'Onu riunita in sessione straordinaria sulla risoluzione che chiede al presidente Donald Trump di ritirare la dichiarazione con cui gli Stati Uniti hanno riconosciuto Gerusalemme capitale d'Israele. Su un'analoga proposta di risoluzione gli Usa hanno posto il veto lunedi' scorso in seno al Consiglio di sicurezza di Palazzo di Vetro, isolati rispetto agli altri 14 membri che hanno tutti votato a favore. Gia' ieri la Haley aveva definito "un insulto" il semplice fatto che tale mozione sia stata presentata in Consiglio di sicurezza. All'Assemblea generale dell'Onu, nessuno dei 193 Paesi membri possiede il diritto di veto.
"All'Onu ci viene sempre chiesto di fare & dare di piu'", ha scritto la Haley su Twitter. "Quindi quando prendiamo una decisione, per volere del popolo americano, su dove localizzare la NOSTRA ambasciata, non ci aspettiamo che coloro che abbiamo aiutato ci prendano di mira. Giovedi' ci sara' un voto per criticare la nostra scelta. Gli Usa prenderanno i nomi", ha avvertito la diplomatica americana. La risoluzione che l'Assemblea generale dell'Onu si appresta ad approvare oggi non e' vincolare e pertanto il suo valore sara' soprattutto simbolico. La Haley non e' nuova a simili minacce. Aveva usato la stessa identica espressione lo scorso gennaio, poco dopo l'insediamento della nuova amministrazione Trump, avvertendo i Paesi Onu a non mettersi di traverso rispetto alle posizioni Usa.