Esteri

Impeachment Trump, nuovi guai dall'Ucraina: "Il presidente sapeva tutto"

Il ministero dell'Interno ucraino ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sulla presunta sorveglianza illegale operata nei confronti dell'ex ambasciatore Usa

Il ministero dell'Interno ucraino ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sulla presunta sorveglianza illegale operata nei confronti dell'ex ambasciatore americano a Kiev, Marie Yovanovitch. La decisione e' stata presa dopo che sono stati resi noti dei messaggi intercorsi tra Lev Parnas, il socio di Rudolph Giuliani, avvocato personale del presidente americano Donald Trump, e il parlamentare repubblicano Robert F. Hyde, nei quali la Yovanovitch veniva denigrata e si fornivano aggiornamenti sui suoi spostamenti, prima che venisse rimossa dall'incarico nel maggio scorso. Trump e' sotto procedura di impeachment, con l'accusa di aver fatto pressioni sull'Ucraina, usando una fornitura di aiuti militari come leva, per ottenere l'apertura di un'indagine sul figlio di Joe Biden, suo potenziale rivale nelle presidenziali del 2020.

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La decisione dell'amministrazione Trump di bloccare gli aiuti militari all'Ucraina è stata una violazione alla legge. E' quanto ha stabilito il Government Accountability Office, organismo indipendente che controlla l'attività del governo, che, in un rapporto pubblicato oggi, afferma che la legge "non permette al presidente di sostituire le proprie priorità politiche a quelle che il Congresso ha fissato in legge". "Quindi concludiamo che l'Ufficio Budget della Casa Bianca ha violato la legge", si legge ancora nel rapporto che viene pubblicato a pochi giorni dall'avvio, martedì prossimo, del processo di impeachment contro Donald Trump accusato di aver abusato del suo potere facendo pressioni sul governo ucraino, appunto bloccando gli aiuti militari, per ottenere l'avvio di un'inchiesta contro il suo possibile sfidante nelle elezioni di novembre Joe Biden.

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Donald Trump "sapeva esattamente tutto" quello che Rudy Giuliani stava facendo in Ucraina con l'obiettivo di ottenere un'inchiesta a carico di Joe Biden e suo figlio Hunter. Lo ha detto Lev Parnas, l'ex socio dell'avvocato personale del presidente, che ha ammesso di aver aiutato l'ex sindaco di New York a condurre la sua campagna al centro del Kievgate che ha portato al processo di impeachment del presidente che inizierà martedì prossimo al Senato. "Il presidente Trump sapeva esattamente tutto quello che succedeva, era al corrente di ogni mio movimento, io non avrei fatto nulla senza il consenso di Giuliani o del presidente", ha detto alla Msnbc Parnas che, arrestato nei mesi scorsi per violazione della legge elettorale, ha iniziato a collaborare con l'inchiesta del Congresso presentando documenti pubblicati due giorni fa dai democratici come prove a carico di Trump.

Nell'intervista all'emittente, l'uomo d'affari della Florida, originario dell'Ucraina, ha detto che Trump e Giuliani gli ordinarono di fare pressioni su funzionari di Kiev affinché annunciassero l'inchiesta contro il possibile avversario elettorale di Trump. Ed ha ammesso che faceva parte dell'operazione la rimozione dell'ambasciatrice a Kiev Marie Yovanovitch, alla quale ha presentato le sue scuse. Parnas non si sarebbe limitato ad accusare Trump, affermando che anche il vice presidente Mike Pence, l'Attorney General William Barr e il capogruppo repubblicano alla commissione Intelligence, Devin Nunes, erano informati. In un'altra intervista al New York Times, Parnas afferma di "rammaricarsi per essersi fidato, pensavo di essere un patriota che stava aiutando il presidente". Anche perché l'avvocato di Trump affermava che "non stavamo facendo niente di male".

Subito dopo l'arresto di Parnas, lo scorso ottobre mentre stava cercando di imbarcarsi su un aereo per l'Europa insieme ad un altro socio di Giuliani Igor Fruman, Trump ha preso immediatamente le distanze da loro, affermando di non conoscerli: "E' possibile che mi sia fatta una foto con lui perché ho fatto foto con tutti". "Lo invito a ripeterlo ancora - ha detto Parnas alla Cnn sostenendo che il presidente "mente" - ogni volta che lo dirà io pubblicherò una nuova foto con lui". Nell'intervista all'emittente, ha infatti ripetuto che Trump mente sulla natura delle loro relazioni ed affermato che lui ha le prove per dimostrarlo. "Sapevo che avrebbero cercato di mettermi a tacere, di farmi fare il capro espiatorio ed accusarmi di tutte le cose che hanno fatto loro", ha aggiunto.