Esteri
La Merkel messa al suo posto da Trump al G7
La Merkel ridimensionata da Trump
Finalmente la duciona d’Europa, Angela Merkel, ha trovato il suo castigamatti che l’ha messa a posto durante il G7 di Taormina.
Dopo anni di tiranneggiamento dei suoi sudditi Ue la Merkel ha dovuto chinare il capo di fronte a Donald Trump, Presidente Usa, che è il vero antidoto naturale alle manie di grandezza della cancelliera tedesca che per un decennio ha ideato e perseguito un piano che prevedeva un vero Quarto Reich basato non sulla forza militare ma economica.
A Trump è bastato poco per far capire alla Merkel chi comanda: è bastato fare la voce grossa su un paio di punti e la tedesca se l’è data a gambe levate piagnucolando poi del fatto che gli “Usa non sono affidabili” perché avevano osato mettere in discussione l’accordo sul clima di Parigi che il furbo Obama aveva confezionato come patata bollente e indigesta (per gli Usa) per il suo successore.
Ma ora le cose sono cambiate e gli equilibri geopolitici non solo europei ma mondiali sono mutati.
L’accordo base è Tra Usa e Uk, uscita dalla Ue e l’Europa è sempre più marginale e peraltro tartassata economicamente dal tycoon statunitense che vuole essere pagato per il servizio di difesa che presta finora quasi “a gratis” in nome dell’ideologia imperialistica dei democratici di Obama. M ai repubblicani sono diversi, a loro interessa solo il dollaro e non hanno mire egemoniche in campo militare. Gli interessano solo gli affari con buona pace della dottrina Obama sugli Usa “gendarmi del mondo” che tante catastrofi hanno finora prodotto.
Trump non esporta democrazia ma dollari sonanti e questo la Merkel e gli alleati europei hanno cominciato a capirlo.