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Medio Oriente, nuovo attacco all'Unifil. Crosetto: "Non ci muoviamo dal Libano". Israele: "Base colpita per errore". Meloni: "Inaccettabile"

di Redazione Esteri

Le forze dello Stato ebraico hanno sparato contro un posto di osservazione appartenente alla missione di pace

Israele, attacchi a basi Unifil in Libano. Meloni: "Inaccettabile" 

"Torno a condannare quanto accaduto" contro il contingente Unifil da parte dell'esercito israeliano, non è accettabile, viola la risoluzione 1701 dell'Onu. Il governo ha protestato con decisione. Con Macron e Sanchez abbiamo deciso di stilare una dichiarazione comune". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni dei leader al termine del summit dei Paesi Med9 a Pafo, a Cipro.

Israele, "Unifil colpito per errore in scontri con Hezbollah"

All'Idf è stato notificato che due peacekeeper dell'Unifil sono stati "inavvertitamente feriti durante i combattimenti dell'esercito contro Hezbollah" nel sud del Libano. Lo riferisce l'esercito israeliano esprimendo "profonda preoccupazione per incidenti di questo tipo". "L'Idf prende ogni precauzione per ridurre al minimo i danni ai civili e alle forze di pace. Dato il complesso e difficile ambiente operativo in cui Hezbollah usa strutture civili e Unifil come scudi, l'Idf continuerà a fare sforzi per mitigare il rischio che tali sfortunati incidenti si ripetano", aggiunge.

Crosetto, "Siamo in Libano e ci rimaniamo"

"Non saremo mai noi che ci spostiamo perché qualcuno ci dice, con la forza, di spostarci. Noi siamo lì e ci rimaniamo, con la forza del mandato delle Nazioni Unite". Lo ha ribadito il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo gli attacchi israeliani alle basi italiane delle missione Unifil in Libano. "Ieri - ha aggiunto Crosetto dal Kosovo dove è andato a far visita ai militari italiani - ho risposto a Israele che ci diceva spostatevi, che l'Italia non prende ordini da nessuno". "Pretendo rispetto da Israele. Il rispetto dovuto ad una nazione amica impegnata in una missione di pace", ha affermato Crosetto.

"Non si parla di ritiro delle truppe italiane, parliamo sempre di missione Unifil. Qualunque decisione viene presa dalle Nazioni Unite e penso che la prossima settimana si troveranno per parlare di questa cosa". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in visita in Kosovo, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Nuovo attacco all'Unfil, Israele ha ferito due militari in un nuovo raid contro la base in Libano

I due feriti della missione Unfil di oggi non sono italiani. Lo ha riferito il portavoce della missione di peacekeeping Onu Andrea Tenenti. Secondo quanto hanno scritto i media israeliani, le forze dello Stato ebraico hanno sparato contro un posto di osservazione appartenente alla forza di pace nella sua base principale a Naqoura, nel sud del Libano, ferendo due militari cingalesi.

Un attacco, quello di Israele, voluto - secondo i media locali - che fa salire alle stelle la tensione. Nel frattempo una delegazione di uomini del Comando operativo di vertice interforze della Difesa italiana è stata inviata a Gerico, in Cisgiordania, per un sopralluogo a scopo di ricognizione - nell'ambito dell'operazione Miadit sospesa un anno fa - affinché siano verificate le condizioni logistiche per una riapertura della missione. 

In prospettiva, come era stato richiesto dal segretario di Stato Usa Anthony Blynken al governo italiano, 200 militari dell'Arma dei Carabinieri potrebbero tornare a Gerico e, solo dopo una positiva valutazione delle condizioni di sicurezza (ancora non verificate) da entrambe le parti, allargare la loro missione nel territorio di Gaza. Della delegazione, inviata una settimana fa e composta da 8 persone, fanno parte carabinieri, medici e addetti al settore logistico.

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