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Mostro di Loch Ness, parte la più grande caccia con droni e idrofoni

Nuovi avvistamenti segnalati solo 2 settimane fa

Parte la più grande caccia di sempre al mostro di Loch Ness

Sono passati 90 anni da quando Aldie Mackay, manager dell’hotel Drumnadrochit, una sera fece irruzione nel bar per allertare i clienti che sbalorditi appresero dell’esistenza di una “bestia d’acqua” nel lago di Loch Ness. Questo presunto avvistamento, riportato dall’Inverness Courier, ha dato inizio alla moderna creazione del mito attorno a un mostro preistorico sopravvissuto nelle profondità del lago delle Highland.    

Il prossimo fine settimana centinaia di appassionati del mostro, soprannominato Nessie, dovrebbero prendere parte alla più grande caccia, organizzata in 50 anni, per scovare la misteriosa creatura. Indetto dal Centro di Loch Ness, l’evento coinvolgerà volontari provenienti da tutto il mondo che parteciperanno in presenza e online alla ricerca per un periodo di due giorni. In collaborazione con il gruppo di ricerca volontaria Loch Ness Exploration, la caccia impiegherà attrezzature di rilevamento mai utilizzate prima sul lago, tra cui droni per produrre immagini termiche dell’acqua dall’aria utilizzando telecamere a infrarossi, nonché un idrofono per rilevare segnali acustici sotto la superficie. 

Nel corso degli anni, scienziati e appassionati hanno cercato di trovare prove di un pesce di grandi dimensioni, come uno storione, che viveva nel 'loch' ('lago' in dialetto scozzese) profondo 230 metri o addirittura di un rettile marino preistorico come un plesiosauro, ma senza successo. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di registrare, studiare e analizzare tutti i comportamenti e i fenomeni naturali che possono essere più difficili da spiegare”, ha dichiarato Alan McKenna, della Loch Ness Exploration, che ogni mattina informerà i volontari in diretta dal Loch Ness Centre su cosa cercare e come registrare i ritrovamenti.    

La nostra speranza è quella di ispirare una nuova generazione di appassionati di Loch Ness e, unendovi a questa ricerca condotta su larga scala, avrete la possibilità di contribuire personalmente a questo affascinante mistero che ha affascinato così tante persone in tutto il mondo”, ha continuato McKenna. “Il rinnovato interesse per la leggenda del mostro ha portato a prenotazioni incredibili per tutta la stagione estiva”, ha dichiarato Fraser Campbell, direttore del Cobbs Group, proprietario del nuovo hotel Drumnadrochit e di altri siti lungo la A82, la strada che costeggia la sponda occidentale del lago.    

“Gli hotel e le attrazioni turistiche che lavorano assieme; questo è il modo per sopravvivere”, ha detto Campbell. “L’area ha molto più da offrire di un mostro mitologico; da un lato abbiamo la montagna più alta del Regno Unito e dall’altro le più grandi aree di acqua dolce, è un posto incredibile e ogni stagione è diversa”, ha aggiunto Campbell. “Parte del fascino duraturo della storia del mostro di Loch Ness è la sua accessibilità; giungere alla riva ed immergersi nell’atmosfera mitologica del lago è semplicissimo”, ha precisato Paul Nixon, direttore generale del Loch Ness Centre.