Esteri

Nel ricordo dell’afroamericano George Floyd si sta cambiando la polizia Usa

di Daniele Rosa

La legge passata alla Camera, al Senato ha bisogno dei repubblicani, ancora esitanti

George Floyd, l’afroamericano ammazzato da un poliziotto bianco a Minneapolis, il giorno in cui sarebbe morto era andato a comperare le sigarette all’angolo tra la 38esima e la Chicago Avenue.

46 anni e una vita complicata tra alti e bassi, problemi di droga, un po’ di tempo in prigione e poi anche la voglia di andare a avanti e ricominciare.

Ma il 25 maggio, l'ultimo giorno della sua vita, tutto è girato storto. Aveva perso il lavoro  causa della pandemia e la polizia lo aveva fermato, chiamata da un impiegato che diceva di essere stato pagato con una banconota da 20 dollari falsi.

E poi la lenta morte , ben otto minuti, con il collo pressato dal ginocchio di un poliziotto violento che ora è accusato di tre pesantissimi capi d’accusa. Il video della sua straziante agonia era diventato virale scatenando le più pesanti  proteste come l’America non vedeva da tempo.

In poche settimane è partita la più grande mobilitazione contro il razzismo dalla morte di Martin Luther King, mezzo secolo fa.

La Contea di Minneapolis ha pagato una cifra gigantesca alla famiglia di Floyd (oltre 100 milioni di dollari) e i dipartimenti di polizia hanno provato a cambiare le normative e le procedure.

Adesso siamo nell’anniversario di un anno dal brutale arresto e dalla morte di Floyd per mano dell'agente Derek Chauvin, il caso che ha risvegliato il movimento “Black Lives Matter” e ha posto le basi di profondi cambiamenti nella polizia e nella giustizia.

Nello storico processo dell'aprile scorso, Chauvin è stato condannato per tre capi di accusa di omicidio colposo con una decisione dura e rara per gli agenti di polizia in servizio, altamente protetti dalla legge. Adesso si sta lavorando ad una legge di riforma della polizia che dovrà essere discussa al Congresso con l’appoggio di un presidente alla Casa Bianca, Joe Biden, che parla senza mezzi termini di "razzismo sistemico" negli Stati Uniti.

Ma la violenza nelle strade non ha smesso di crescere nelle grandi città nel 2020 della pandemia, come pure gli appelli a togliere fondi e poteri ai dipartimenti di polizia.

Sotto la spinta del movimento Black Lives Matter a Minneapolis, dove tutto è cominciato, un terzo degli ufficiali (200 in divisa) si è dimesso o ha cercato di andarsene.

Il capo del dipartimento, l'afroamericana Medaria Arredondo, ha denunciato un taglio di 8 milioni di dollari al budget deciso a dicembre.

A Los Angeles, dove i politici locali avevano deciso di ridurre il budget dell'8% dopo il caso Floyd, è appena stato dato il via all'assunzione di altri 250 agenti per rispondere all'aumento della violenza, visto il numero di omicidi aumentato del 36% in un anno. New York ha subito quasi 500 omicidi nel 2020, il più alto in 10 anni.

Questo martedì sono previste manifestazioni in strada in memoria di Floyd. Biden, che ospiterà la sua famiglia alla Casa Bianca, ha chiesto al Congresso di accelerare la riforma della polizia. La nuova legge include la creazione di un registro di cattiva condotta della polizia e il divieto di alcune tecniche di contenimento come quella che ha ucciso Floyd.

Alla Camera è passata ma al Senato ha bisogno dei repubblicani, e non tutti ne sono ancora convinti.