Luttwak: il Papa ha offeso gli americani per l'interferenza su Trump
"Ha sicuramente ragione Donald Trump perché lui è in campagna elettorale e il capo di un istituzione religiosa straniera, come è Papa Francesco, decide di denunciarlo per nome. Questa in America si chiama interferenza nel processo democratico perché, qui negli Stati Uniti, è in corso un processo democratico". Il politologo americano Edward Luttwak, intervistato da Affaritaliani.it, si schiera nettamente a favore del candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump dopo il botta e risposta con il Pontefice.
"Un vescovo protestante o battista di Washington o di New York non si sognerebbe mai di dire che Trump non è un buon cristiano. Infatti, il capo dell'istituzione più importante dei protestanti Usa ha dichiarato che Trump è un ottimo cristiano e queste affermazioni sono molto più importanti di quelle del Papa perché vengono da un cittadino americano e non da una persona di Buonos Aires", attacca Luttwak.
Non solo, "i cattolici americani sono super-offesi per le parole di Francesco, anche se odiano Trump e non lo voteranno mai, perché sono cattolici e sono cittadini americani e per questo motivo non accettano interferenze da cittadini stranieri a capo di istituzioni religiose straniere".
Papa Francesco - secondo Luttwak - è "un tipico portelo, ovvero un cittadino intellettuale di Buenos Aires, quella classe argentina di intelletuali che ha trasformato un paese ricchissimo in un paese ultra-povero. Quelli come il Pontefice hanno molte idee ma tutte sbagliate. Le sue parole su Trump sono una vera assurdità, nessun vescovo in mille anni si sarebbe mai sognato di affermare che Mario è buono e che Giuseppe è cattivo", conclude Luttwak.