Esteri

Luttwak: "Il Papa non ha alcun merito geopolitico"


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Il politologo americano Edward Luttwak analizza con Affaritaliani.it la visita di Papa Francesco a Cuba. "Nella vita politica italiana ogni movimento del Papa ha un enorme importanza perché da voi c'è un vuoto e la mancanza di un vero spirito nazionale. Quindi gli italiani attribuiscono un'autorità al Pontefice invece che al primo ministro o al Capo dello Stato. In America e Francia i cittadini guardano al presidente, in Germania alla Cancelliera. Anche i tedeschi sono cattolici ma in Germania i giornali mettono il Papa a pagina 12 e non gli danno certo l'importanza che ha invece in Italia".

Quanto al negoziato che c'è stato tra gli Stati Uniti d'America e Cuba, Luttwak afferma: "Sono anni che si parlano e Obama è stato il primo presidente che ha normalizzato i rapporti semplicemente perché non ha chiesto nulla in cambio. Non ha chiesto un miglioramento dei diritti umani a Cuba e lo stop delle persecuzioni. Obama in sostanza non ha chiesto alcuna concessione e qualsiasi presidente Usa avrebbe potuto ottenere questa normalizzazione dei rapporti. Papa Francesco avrà fatto anche qualche telefonata ma attribuire il merito al Pontefice del dialogo Usa-Cuba è sbagliato. L'importanza di ciò che ha fatto per la normalizzazione delle relazioni è molto piccola. A Cuba continuano a picchiare i nemici e a incarcerare gli oppositori politici".

"Ora il Papa va a Cuba per ridurre il peso dell'oppressione sulla Chiesa. Il Papa non è responsabile per l'ambiente del globo e non ha il diritto di invitare gli extra-comunitari in italia come fa e come ha fatto, ma ha il diritto di gestire la Chiesa e quindi tenta di evitare che venga oppressa dal regime cubano. Francesco è andato a Cuna per aumetare lo spazio che il regime concede alla Chiesa cattolica. La stampa italiana dà meriti geopolitici al Papa che però non ha".

Francesco a Cuba ha detto 'Non si servono le ideologie, ma le persone', che ne pensa? "Ha detto una cosa sana, ma lui è a capo di un movimento ideologico. Lui rappresenta la fede e l'ideologia cattolica. L'idea che Raul Castro rappresenti un'ideologia fa ridere. I membri della famiglia Castro, come i Kim in Corea del Nord, sono solo dei dittatori camuffati di comunismo. L'deologia comunista c'era negli anni sessanta all'epoca di Krusciov, che ci credeva nel comunismo, ora non esiste più".