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Putin torna davanti al G20. Ucraina, cacciati i vertici della cyber difesa

di Redazione Esteri

Lo zar torna davanti ai vertici del G20 dopo circa un anno dalla sua ultima presenza

Putin torna davanti ai vertici del G20

Putin torna davanti ai leader europei. Il presidente russo, secondo quanto riporta la televisione di Stato russa, parteciperà mercoledì prossimo a un vertice del G20. Ma, come scrive la Stampa, si tratterà di un incontro da remoto.

Si tratta di un cambiamento importante la strategia di Putin, il quale non aveva preso parte ai due vertici precedenti delle venti economie più importanti del pianeta, né a quello che si era tenuto in Indonesia, l'anno scorso, né a quello di due mesi fa, in presenza, a Nuova Delhi.

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Al vertice dei Brics, l'estate scorsa, a rappresentare la Russia - uno dei cinque Paesi fondatori - era andato il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, mentre il presidente russo aveva pronunciato i suoi discorsi da un monitor, dopo che il Sudafrica non aveva potuto garantire un salvacondotto contro il mandato di cattura emesso dal Tribunale penale internazionale dell'Aja contro Putin, accusato di deportazione dei bambini ucraini verso la Russia.

È dal marzo di quest'anno, infatti, come scrive la Stampa, che Putin viaggia soltanto in Cina - dove, circondato dagli onori, è apparso un mese fa al vertice dell'iniziativa Belt and Road organizzato da Xi Jinping.

Stavolta invece i leader dei governi occidentali non avrebbero opposto un veto all'idea di una partecipazione di Putin al summit virtuale, né starebbero preparando un boicottaggio. Secondo fonti Ue citate dai media, i capi di Stato e di governo europei “hanno deciso di comune accordo di non modificare i loro piani”, aprendo quindi la porta al primo faccia a faccia, seppure virtuale, con lo zar.

Ucraina, Zelensky fa fuori i vertici della cyber difesa

Il consiglio dei ministri ucraino ha deciso di licenziare i massimi vertici del Servizio statale per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni dell'Ucraina (Ssscip). Lo riporta, come scrive l’Ansa, su Telegram Taras Melnychuk, il rappresentante del governo alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Nello specifico, il governo di Volodymyr Zelensky ha allontanato "Yurii Shchyhol dalla posizione di capo" del Ssscip e "Viktor Zhora dalla posizione di vice capo".

Come riferito da Melnychuk, "Dmytro Makovskyi è temporaneamente incaricato di svolgere le funzioni di capo del Servizio statale per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni dell'Ucraina". Secondo il sito della Reuters, la notizia "è arrivata meno di un'ora prima che i pubblici ministeri anti-corruzione dichiarassero che stavano indagando" su Shchyhol e Zhora e sui "loro presunti ruoli in un complotto di sei persone per appropriarsi indebitamente di 1,72 milioni di dollari tra il 2020 e il 2022". Tuttavia, al momento, il governo ucraino non ha comunicato i motivi della decisione.