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Migranti sulla chiatta galleggiante: bufera sul "metodo british" di Sunak

di Redazione Esteri

Attenderanno a bordo che le loro richieste di asilo siano processate. Per recuperare consensi l'esecutivo sta pensando anche a espulsioni

Caos migranti, bufera sul metodo british di Sunak: pronta la chiatta galleggiante per i richiedenti asilo

Londra nella bufera per la questione migranti e il caso "Bibby Stockholm", la chiatta sistemata a Portland, nel sud del Paese, proprio per ospitare le persone che entrano illegalmente nel Paese.

Profughi e richiedenti asilo "illegali" (così li definisce il governo guidato da Rishi Sunak) dovranno attendere a bordo che le loro richieste di asilo vengano esaminate, processate e valutate. Sulla chiatta sono stati sistemate le prime 50 persone, nonostante le proteste delle associazioni che definiscono "disumana" tale scelta e nonostante le critiche del deputato Tory locale, Richard Drax, che teme ripercussioni nella sua circoscrizione. La nave, dunque, sarà operativa e, con le sue 222 stanze "ospiterà circa 500 migranti e richiedenti asilo giunti illegalmente sulle coste inglesi".

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Fino a questo momento la politica migratoria della Gran Bretagna ha avuto risultati deludenti: c'è stato il flop delle espulsioni in Ruanda, misura fortemente condannata dall'Onu e anche da varie sentenze giudiziarie in Inghilterra. Il Daily Mail ritiene che il governo stia pensando a destinazioni alternative, espellendo gli irregolari nell'Isola dell'Ascensione (Oceano Atlantico meridionale) o in Ghana, Nigeria, Namibia, Marocco e anche Niger. Il deputato ultra-conservatore Jacob Rees-Mogg fa notare che comunque i costi di tale operazione sarebbero enormi: solo per l'Isola di Ascensione, dice, si arriverebbe a un milione di sterline per migrante. 

La Bibby Stockholm resta quindi, al momento, l'unica via, secondo Sunak, per recuperare credibilità tra gli elettori Tory.