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Esteri
Regno Unito, chi è il somalo che ha ucciso Amess. Torna la paura lupi solitari

Si chiama Ali Harbi Ali, l'uomo arrestato per l'uccisione di Sir David Amess, il deputato conservatore ucciso venerdì mentre incontrava i suoi elettori in una chiesa, la Belfairs Methodist Church a Leigh-on-Sea, vicino a Southend. Gli inquirenti potranno trattenerlo per interrogarlo fino al 22 ottobre ai sensi del Terrorism Act. Si tratta di un 25enne britannico di origine somale il cui padre, secondo il Daily Mail, è un ex membro del governo somalo. Ali avrebbe vissuto nel passato nel collegio elettorale di Sir David, Southend West, nell'Essex, ma più di recente si sarebbe trasferito a Londra, in un quartiere residenziale, dove le case costano fino a 2 milioni di sterline.      

Il 25enne era noto all'antiterrorismo, inserito alcuni anni fa in Prevent, il programma de-radicalizzazione del governo. Per gli inquirenti si tratta di un 'lupo solitario': ha agito da solo magari ispirato dai jihadisti di al-Shabaab, il gruppo terroristico nato da una costola di al-Qaeda e che opera tra Somalia e Kenya. Si sta anche valutando se possa essersi radicalizzato online durante il lockdown.    

Le moschee della località inglese di Southend, che era rappresentata da Amess, hanno definito il suo omicidio  un'"atrocità indifendibile".  In una nota congiunta, i leader religiosi hanno denunciato l'aggressione "brutale e senza senso", ricordando che il parlamentare 69enne era un "grande amico della comunità musulmana". I firmatari hanno raccontato che Amess, cattolico praticante, usava partecipare a eventi come matrimoni, aperture di moschee, persino il lancio del primo gruppo scout musulmano della cittadina; ed era "un pilastro" della comunità locale. 

"L'omicidio di 'Sir' David è un'atrocità indifendibile, commessa all'interno di un tempio, e noi la condanniamo nei termini più duri possibili", si legge nella nota. "Questo atto è stato commesso in nome dell'odio cieco e vogliamo che l'autore sia assicurato alla giustizia".    Intanto nel Ragno Unito il lutto per l'omicidio riunisce maggioranza e opposizione. Il primo ministro Boris Johnson e il leader dell’opposizione laburista, Kier Starmer, sono arrivati insieme sul luogo del delitto. Seguiti a poca distanza del ministro dell’Interno Priti Patel, hanno deposto dei fiori e osservato, uno di fianco all’altro, un minuto di silenzio.      

Nel Paese inoltre il dibattito sulla sicurezza dei parlamentari è all’ordine del giorno. Se da una parte ci si interroga sull’opportunità di continuare a esercitare, in questo clima, la cosiddetta attività di constituency surgery, e cioè i periodici incontri faccia a faccia con i cittadini del proprio collegio elettorale, dall’altra sono in tanti i parlamentari che desiderano portarla avanti. Ad esempio, Robert Largan e Alec Shelbrooke, deputati conservatori, hanno entrambi incontrato i loro elettori. Quest’ultimo ha twittato: “Non possiamo lasciare che eventi come questo riducano la profonda relazione che abbiamo con i nostri elettori. È una relazione veramente importante e desidero che i miei concittadini, che mi abbiano votato o meno, possano avvicinarmi per le strade, nei pub, al supermercato o in una delle mie surgery”.

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