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Esteri
Russia, Putin rafforza la sua influenza in Africa usando armi e Gruppo Wagner

Dopo la guerra in Ucraina aumenta la presenza della Russia in Africa

La Russia continua a fare passi avanti in Africa. Può sembrare strano a un occidente che pensa che l'invasione dell'Ucraina abbia sostanzialmente isolato Mosca dal resto del mondo, a parte i rapporti con qualche altro paese non esattamente integrato nella comunità internazionale come Corea del Nord, Iran, Siria e (in misura minore) Cina. E invece, la Russia di Vladimir Putin non è isolata né in Asia, né in Medio Oriente e neppure in Africa. Anzi, proprio in quest'ultimo continente sembra compiere ulteriori passi avanti negli ultimi tempi.

Il passo più recente sarebbe stato compiuto in Burkina Faso. Il presidente ghanese Nana Akufo-Addo ha suscitato polemiche affermando la scorsa settimana che il Burkina Faso ha assunto mercenari del gruppo russo Wagner per aiutare il paese del Sahel a combattere i numerosi gruppi armati attivi sul suo territorio. "Credo che una miniera nel sud del Burkina sia stata assegnata a questi mercenari come forma di pagamento per i loro servizi", ha detto Akufo-Addo, parlando ai giornalisti insieme al Segretario di Stato americano Antony Blinken durante il vertice USA-Africa.

Il governo del Burkina Faso non ha formalmente confermato o smentito l'accusa di aver stretto un accordo con Wagner, ma ha convocato l'ambasciatore ghanese per un incontro per spiegare le affermazioni del presidente. Il Burkina Faso ha recentemente assegnato un nuovo permesso di esplorazione alla società russa Nordgold per una miniera d'oro a Yimiougou, nella regione del centro-nord, ma la società è attiva in Burkina Faso da oltre 10 anni come ha sottolineato il governo locale.

In ogni caso non si tratta, o tratterebbe, certo di un caso isolato.  Il Mali, paese confinante col Burkina Faso, ha assunto Wagner l'anno scorso per aiutarlo a combattere i gruppi armati nel Sahel. Lo scorso aprile è stato firmato un accordo di cooperazione militare tra Russia e Camerun. Siglato in tutto segreto è venuto alla ribalta delle cronache in questi giorni e sta già creando parecchie perplessità. Il testo dell'accordo – firmato dal ministro della Difesa di Yaoundé, Joseph Beti Assomo e dal suo omologo russo, Serguei Choigou – prevede che si proceda allo scambio di opinioni e informazioni in materia di politica di difesa e sicurezza internazionale, lo sviluppo delle relazioni in ambito dell’addestramento congiunto e dell’addestramento di truppe di ingegneria, istruzione, medicina e topografia militare.

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