Esteri
Aereo russo viola lo spazio aereo turco. La Nato si muove
Due caccia F-16 dell'aviazione turca sono stati "inseguiti" domenica da un MiG-29 non identificato alla frontiera tra Siria e Turchia. Lo riferisce l'esercito turco sul suo sito internet. Il ministero degli Esteri di Ankara ha riferito in una nota che sabato aerei da combattimento turchi avevano intercettato un caccia russo entrato dalla Siria nello spazio aereo della Turchia e l'avevano costretto a tornare indietro.
Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha avvertito che la Turchia attiverà le regole di ingaggio militare indipendentemente da chi violerà il suo spazio aereo. L'annuncio dopo che aerei da combattimento turchi hanno intercettato un caccia russo entrato dalla Siria nello spazio aereo della Turchia. "Le nostre regole di ingaggio sono chiare per chiunque violi il nostro spazio aereo", ha dichiarato Davutoglu alla tv Haber-Turk. "Le forze armate turche sono istruite in maniera chiara. Anche se si tratta di un uccello che vola sarà intercettato".
La Russia ha informato Turchia che la violazione dello spazio aereo turco vicino al confine siriano "il 3 ottobre è stato causato da un errore di navigazione", secondo fonti militari turche. Il velivolo che ha violato lo spazio era un Sukhoi SU-30 russo, che ha volato per centinaia di metri a sud del distretto di Yayladagi, nella provincia di Hatay, per due minuti, ma è poi tornato nello spazio aereo siriano dopo un avvertimento. Le autorità russe hanno informato l'addetto militare turco a Mosca sull'errore, secondo funzionari dell'Ambasciata russa ad Ankara. Secondo la Turchia, l'aereo russo è stato "costretto" a tornare indietro. Conferma l'ambasciata di Mosca ad Ankara: un caccia russo è entrato effettivamente dalla Siria nello spazio aereo della Turchia, per un errore di navigazione. Gli aerei da combattimento turchi lo hanno intercettato, e successivamente da parte turca è stato annunciato lo sconfinamento. Ora il Cremlino annuncia: faremo delle verifiche.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha annunciato per oggi la convocazione di una riunione del Consiglio nordatlantico "per discutere la situazione", dopo la violazione dello spazio aereo turco da parte di un caccia russo impegnato nei raid in Siria. E' quanto si legge in una nota dell'Alleanza diffusa dopo un incontro a Bruxelles tra Stoltenberg ed il ministro degli Esteri turco, Feridun Sinirlioglu, nella quale ha ribadito che "la Nato resta fermamente impegnata alla sicurezza della Turchia".
Lo scorso 3 ottobre la Russia ha informato la Turchia che la violazione dello spazio aereo turco vicino al confine siriano e' stata frutto di un "errore di navigazione". Secondo fonti militari turche citate dal quotidiano "Hurriyet", un jet russo Sukhoi-30 ha violato lo spazio aereo turco sorvolando il quartiere meridionale di Yayladagi nella provincia di Hatay per circa due minuti, ma dopo l'avvertimento da parte di Ankara, che aveva gia' inviato due F-16 turchi, e' immediatamente rientrato nello spazio aereo siriano. Le autorita' russe hanno informato l'addetto militare turco a Mosca dell'errore, secondo quanto riferito da funzionari russi dell'ambasciata di Ankara. In seguito all'incidente il ministero degli Esteri ha convocato l'ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, denunciando la violazione, che se ripetuta potrebbe provocare gravi reazioni da parte di Ankara. Poco dopo la notizia della violazione dello spazio aereo da parte di Mosca, il ministro degli Esteri turco, Feridun Sinirlioglu, ha contatto telefonicamente l'omologo russo, Sergej Lavrov, per denunciare l'incidente. Sinirlioglu ha anche avuto colloqui telefonici con le controparti statunitensi, francesi, italiane e britanniche per valutare la situazione.
Mosca ha sconvolto i piani statunitensi per una no-fly zone in Siria, scrive il Financial Times, citando fonti della coalizione guidata da Washington. E i raid aerei decisi da Vladimir Putin, iniziati la scorsa settimana dopo il suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu, sarebbero stati accelerati per questo motivo. Dopo mesi di trattative, infatti, i rappresentanti della coalizione stavano quasi per istituire "zone sicure, nell'ottica di porre fine al "regime di Bashar al-Assad, che ha bombardato i civili nel Nord e nel sud della Siria", dicono le fonti di FT, sottolineando che l'accordo era basato sulle proposte di giordani e turchi, presentate all'inizio di quest'anno. I piani della coalizione avrebbero dunque condotto la Russia ad accelerare i tempi dell'intervento in Siria, dicono le fonti, alle quali il quotidiano offre grande spazio in apertura di terza pagina. Ma le speranze di una cooperazione militare con la Russia per arrivare ad una no-fly zone sono scomparse rapidamente, aggiunge il giornale, che aggiunge "Ora, qualsiasi processo diplomatico o politico, sarà alle condizioni di Mosca".
Mosca è "pronta a stabilire un contatto" con la forza di opposizione siriana Esercito Siriano Libero e ha chiesto a Washington di fornire informazioni su questo gruppo. "Non ci nascondiamo mica" ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, precisando che finora nessuno ha fornito tali informazioni alla Russia da nessuno. "Ho chiesto al Segretario di Stato John Kerry, che almeno chi diano informazioni su dove si trovi questo Esercito Siriano Libero e su chi la gestisce" ha detto Lavrov. L'Esercito Siriano Libero è uno dei più importanti gruppi di opposizione armata operativo in Siria, composto da ex personale e volontari delle forze armate siriane. Il leader del gruppo si è identificato come colonnello Riya al Asad. Il loro obiettivo sarebbe far cadere il regime del presidente Bashar al-Assad, nonchè tutte le forze di sicurezza che attaccano i civili.
La Nato ha chiesto alla Russia "l'immediata cessazione degli attacchi contro l'opposizione e i civili siriani". Lo riferisce in un comunicato diffuso dopo il Consiglio atlantico straordinario, in cui si esprime "forte protesta" e "condanna" per la violazione dello spazio aereo turco e dell'Alleanza. La Nato sottolinea la "estrema pericolosita' di tale irresponsabile comportamento".