Esteri
Schlein: “No ai fondi di coesione per le spese militari". Salvini: "Non metto mio figlio nelle mani di Macron"
Ucraina, il piano di difesa Ue presentato da Ursula von der Leyen mette sopra la politica italiana: maggioranza divisa, perplessità anche dall'opposizione

Difesa, il piano di Ursula scombussola la politica italiana. La posizione di Pd, 5S, Lega e Forza Italia
Il piano sulla Difesa presentato da Ursula von der Leyen innesca il caos all'interno della politica italiana: secondo la segretaria dem Elly Schlein è errato alzare le spese militari non in un'ottica di difesa comune ma di "riarmo". Sulla stessa scia anche il leader del Movimento Cinque Stelle Conte. Per Salvini le parole del presidente francese Emmanuel Macron sul nucleare vanno contro i valori di pace e speranza radicati in Europa. Usa invece toni più moderati Tajani: il concetto di sicurezza è "ampio", l'Italia deve "arrivare alla spesa del 2% del Pil in linea con gli obiettivi della Nato".
Schlein: "Confermiamo le critiche al piano di Ursula, vogliamo cambiarlo"
"Noi confermiamo le critiche alle proposte avanzate da Von der Leyen e lavoreremo, siamo qui al vertice per cambiare queste proposte per farle andare nella direzione che chiediamo". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando a Start su SkyTg24 collegata da Bruxelles prima del vertice dei Socialisti. "Siamo favorevoli a una difesa comune - ha aggiunto - e contrari al riarmo dei 27 Paesi, noi contestiamo a questo piano che le proposte agevolano la spesa nazionale in difesa che non produce difesa comune". Sarebbe inoltre, per la segretaria dem, un "errore madornale" prendere risorse dai fondi di coesione.
"Siamo un partito plurale ed è normale che ci sia discussione e punti di vista diversi". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando a Start su SkyTg24 commentando le parole di Paolo Gentiloni sul piano Von der Leyen sul riarmo Ue. "La settimana scorsa - ha ricordato - prima che ci fosse il piano von der Leyen, abbiamo avuto una direzione del partito e votato insieme su un grande piano di investimenti comuni per l'autonomia strategica che tocca la difesa comune ma non solo". "Le posizioni espresse sono di larghissima condivisione ma ciò non vuol dire che non continueremo a confrontarci", ha concluso.
Schlein: "Assurdo che non sappiamo la posizione che Meloni porterà al Consiglio europeo"
"Trovo assurdo che non sappiamo qual è la posizione che Giorgia Meloni porterà al consiglio europeo. Le opposizioni hanno chiesto a Giorgia Meloni di venire in Parlamento a confrontarsi prima di questo vertice e lei ha rifiutato di farlo". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando a Start su SkyTg24 e sottolineando come "nel governo ci sono tre posizioni diverse"
Schlein: "Salva Milano muore in Senato"
- "L'arresto di ieri e i fatti emersi sono molto gravi". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando a Start su SkyTg24 del salva Milano. "Ed è emerso anche - ha aggiunto - che qualcuno di questi indagati lavorasse per far saltare Sala". "È evidente - ha concluso - che non ci sono le condizioni per andare avanti". E' necessario "pensare a come intervenire sulla rigenerazione urbana e sull'edilizia residenziale e sociale" ma non in questo provvedimento "che a questo punto muore lì in Senato".
Conte: "Piano spese folli in armi non cade da cielo, grazie Meloni"
"Il piano Von der Leyen per spese folli in armi dei Paesi europei non cade improvvisamente dal cielo. Il governo Meloni - di cui fa parte anche Salvini - né è totalmente e pienamente responsabile. Se l'Italia potrà spendere oltre 30 miliardi in più in armi e spese militari mentre mette solo 3 miliardi sul caro bollette e porta la sanità rispetto al Pil ai minimi da 17 anni dobbiamo dire grazie a Meloni". Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte. "È stata Meloni - aggiunge - a firmare i folli vincoli europei che ci costringono a stringere la cinghia su sanità, scuola e servizi (Patto di stabilità) ed è stata sempre Meloni a insistere per avere via libera per la spesa sfrenata in armi". "Qui potete sentire alcune delle tante dichiarazioni con cui Meloni e Tajani - aggiunge riferendosi ai video allegati al post - chiedono più investimenti militari ed esultano per averli ottenuti. Tutto questo non era nel loro programma elettorale e non risulta che i cittadini li abbiano votati dandogli questo mandato". "Dobbiamo fermare questa folle logica - conclude - per cui si spende sempre di più in armi, mentre si tagliano le buste paga e restano le briciole per famiglie e aziende che chiudono per le bollette. Il 5 aprile tutti in piazza".
Salvini: "Noi cerchiamo speranze, altri offrono ombrelli nucleari"
"Dobbiamo riarmarci ma di valori e speranze. Andiamo a cercare valori e speranze mentre altri offrono ombrelli nucleari". Così il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, riferendosi - senza citarlo - alla proposta del presidente francese Macron, al termine della presentazione di un libro a Montecitorio.
Salvini: "No alle testate nucleari"
"Io penso che l'Europa sia culla di civiltà e debba mediare, risolvere, unire, debba essere un ponte e nel momento in cui sia Trump che Zelensky dicono: 'Sediamoci, parliamo di pace e facciamo tacere i missili, garantendo una pace sicura e duratura', noi dovremmo accompagnare questo processo. Altro paio di maniche è aumentare i sistemi di difesa interni, quello sì. Se uno mi dice: 'Sei disposto a investire soldi sulle forze armate italiane per pagare meglio e di più le nostre forze ordine e per avere sistemi di sicurezza interni sempre più efficienti? Dico sì. Però io il futuro di mio figlio in mano a Macron e alle sue testate nucleari sinceramente non ce lo metto". L'ha detto il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini al termine della presentazione di un libro, a Montecitorio.
Tajani: "Sicurezza è un concetto ampio"
"Certamente dobbiamo arivare alla spesa del 2% del Pil rispettando gli impegni presi con la Nato. Dobbiamo lavorare per garantire la sicurezza e la sicurezza è un concetto ampio sia sul fronte interno che esterno. Non bisogna pensare che siamo un'armata di guerrafondai. Difesa è garantire la sicurezza degli italiani e degli europei". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani entrando al pre-vertice del Ppe a Bruxelles.
"Mi pare assolutamente impossibile pensare di garantire la sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa senza un solido rapporto transatlantico e senza la Nato. E' fondamentale, e l'abbiamo detto fin dal inizio, senza gli Stati Uniti non si può fare. Detto questo, significa anche che noi dobbiamo fare la nostra parte, cioè spendere di più per la nostra sicurezza. Sicurezza non è la guerra, significa anche la sicurezza delle nostre strade, dei nostri concittadini che vivono ogni giorno, magari correndo dei rischi e minacce come il terrorismo". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine del pre-vertice del Ppe a Bruxelles