Esteri
Svezia, sinistra al capolinea pure qui. Tra immigrati e spauracchio Russia
Svezia al voto. Trema il Partito Social Democratico Svedese la cui politica pro-immigrazione ha teso le corde al punto che la destra anti-immigrazione...
Nella giornata odierna gli elettori Svedesi sono chiamati alle urne per l'elezione del nuovo governo. All'orizzonte non si prospetta nulla di buono per il governo attuale, presieduto da lungo tempo dal Partito Social Democratico Svedese la cui politica pro-immigrazione ha teso le corde a tal punto che la destra anti-immigrazione del Partito Democratico, stando ai polls, rischia di diventare il primo partito, dal quale in ogni caso il nuovo governo non potrà matematicamente prescindere.
Per tentare di arginarne l'ascesa, l'attuale governo nei giorni scorsi ha deciso di spedire in tutte le famiglie e scuole, a spese dei contribuenti, un opuscolo di 20 pagine per spiegare i pericoli derivanti dalle fake news, analogamente a quanto sta accadendo nel resto del mondo per cercare di smontare o di bollare come false tutte le tesi degli anti-immigrazionisti. I famosi hacker russi.
Analogamente, nello scorso maggio, il governo svedese aveva distribuito a tutte le famiglie, sempre a spese dei contribuenti, un altro opuscolo di 48 pagine per preparare la popolazione ad un'ipotetica invasione da parte della Russia. Avete capito bene? Dalla Russia!
Da tutto ciò si deducono diverse cose, innanzitutto che nel tentato lavaggio di massa del cervello per l'indottrinamento al pensiero unico globalista, la sinistra italiana è stata meno efficiente di quella svedese, ma questo lo potevamo immaginare, i nordici sono certamente più efficienti di noi.Si trova anche la conferma che il piano per ricreare nella Russia di Putin il nemico storico che tanto ci mancava ed il piano per l'indottrinamento alle politiche migratorie abbiano una regia precisa, chi scrive è normalmente allergico ai complottismi ma le evidenze sono tali e tante che arrivati a questo punto risulta difficile credere il contrario.
Analoghe a quelle italiane del PD sono le scelte suicide della campagna elettorale del Partito Social Democratico Svedese, che ha deciso di candidare l'immigrato somalo Mohammed Nuur il quale davanti alle telecamere spiega come gli immigrati siano stati fondamentali per costruire la Svezia moderna, quando in realtà, se esisteva un paese in Europa che era già perfettamente costruito e funzionante prima ancora delle politiche migratorie, quello era proprio la Svezia.
Analogamente al caso italiano con Salvini, la sinistra svedese ancora in queste ore cerca di bollare come neo-nazista il Partito Democratico mentre il suo leader Jimmie Akesson nei comizi si è limitato ad invocare una politica migratoria ferma e responsabile.
Tutto ciò dovrebbe farci riflettere sull'ipocrisia pan-europea e pan-mondiale di una sinistra oramai arrivata al capolinea che anche nel caso svedese si è dimenticata del suo popolo preferendo concentrarsi solo sull'immigrazione. Una sinistra che utilizza campagne di indottrinamento per l'allineamento al pensiero unico per ricreare lo spauracchio del nemico Russia con metodi da regime e a spese dei contribuenti, che utilizza i media e quel poco delle istituzioni che riesce ancora a controllare per un ultimo, inutile colpo di coda mentre nel frattempo bolla come fascisti tutti coloro che non si adeguano.
I risultati del voto svedese sono attesi per stasera alle 22, in quella occasione con grande probabilità l'Unione delle Repubbliche Socialiste Europee riceverà, dopo quella italiana con Salvini, una sveglia ed una sventola tale che da qui alle elezioni del prossimo maggio si tramuterà in una valanga di dissenso che la farà crollare come un castello di carte.Poi ci toccherà rimboccarci le maniche e cominciare a ricostruire l'Europa che vorremmo.