Esteri
Trump prepara da subito un sostituto alla Giudice Ruth Bader Ginsburg
Un veloce epitaffio e poi una rapida sostituzione
Tre giorni prima di morire a 87 anni il Giudice del Tribunale Supremo Ruth Bader Ginsburg, icona della sinistra, aveva espresso un ultimo desiderio, quello che il suo sostituto avrebbe dovuto essere nominato dopo le elezioni.
Esattamente un giorno dopo la sua morte e dopo un breve epitaffio ( una donna incredibile con una vita incredibile) Donald Trump ha già twittato che non si puo’ aspettare nemmeno un minuto e persino ha già proposto un paio di nomi. Barbara Lagoa e Allison Jones potrebbero essere i giudici candidati dal repubblicano per la poltrona più importante della giustizia americana. E un annuncio sul candidato potrebbe arrivare già lunedì o martedì. Ma sono diversi i nomi in corsa. Barrett è il front-runner. Secondo un ex avvocato della Casa Bianca che lo ha detto a Tamara Keith di NPR 'Barrett rimane molto apprezzata. Sarebbe una giudice brillante e compassionevole.La sua intelligenza e la sua leadership di pensiero sono ben consolidati. È indicativo in questi tempi violenti e caotici che l'opposizione a lei si basa principalmente sulla sua fede cattolica'. Barrett è nella Corte d'Appello degli Stati Uniti per il 7 ° Circuito ed è stata una delle potenziali figure per la seconda nomina all'Alta Corte di Trump, che alla fine è andata a Brett Kavanaugh. Lagoa, nato in Florida, è nella Corte d’Appello per l’11esimo Circuito. Trump ne ha parlato molto bene convinto che una sua nomina possa essere bene vista dal mondo ispanico. Qualcuno però a Washington ritiene che non sia così conservatrice come ‘dovrebbe’ essere. Rushing fa parte della Corte d'Appello degli Stati Uniti nel 4 ° circuito. È una delle preferite dai gruppi evangelici, una parte importante dei voti trumpiani. Nata nel 1982, potrebbe avere una lunga nomina. Anche Amul Thapar del Kentucky, del 6 to Circuito, è in gara. Sostenuto dal leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell e anche Kate Todd , vice assistente del Presidente sarebbe tuttora in corsa.
L’annuncio del Presidente già lunedì, massimo martedì, poi il voto al Senato.
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