Esteri

Turchia, l'ambasciatore: "Su Santa Sofia decisione sovrana su basi legali"

Il diplomatico Murat Salim Esenli: "È al governo della Turchia che spetta decidere la sua destinazione"

Turchia, l'ambasciatore: "Su Santa Sofia decisione sovrana"

Su Santa Sofia la Turchia ha preso una ''decisione sovrana" che si fonda su ''basi legali". Lo ha dichiarato l'ambasciatore della Turchia in Italia, Murat Salim Esenli, incontrando i giornalisti in ambasciata. ''È al governo della Turchia che spetta decidere la sua destinazione", ha affermato il diplomatico, ricordando come il sito sia rimasto moschea fino al 1931 e come sul piano legale l'edificio era proprietà di una Wafq, ossia ''una fondazione'' che ne aveva la proprietà e che era legata al sultano Mehmet che la utilizzava come moschea. In un secondo momento il governo turco ha preso il controllo della fondazione ed è diventato il custode della moschea. Confermato, inoltre, il valore culturale dell'edificio storico, che come ha ricordato l'ambasciatore resta un sito patrimonio dell'Unesco.