Esteri
Usa 2020, Kamala Harris prima donna vicepresidente. Con vista 2024
Ecco chi è la prima vicepresidente donna (e afroamericana) degli Stati Uniti
Kamala Harris entra ufficialmente nella storia: e' la prima vice presidente donna degli Stati Uniti. La ex procuratrice, di origini afroasiatiche, era nel ticket democratico con Joe Biden. 'Pioneer', in italiano pioniera. E' il nome in codice con il quale Kamala Harris, nuova vicepresidente democratica degli Stati Uniti, ha scelto di farsi chiamare dai servizi segreti che la proteggono (il soprannome del suo compagno di ticket, Joe Biden, è 'Celtic', viste le origini irlandesi).
Nasce a Oakland in California da genitori immigrati. Dopo il divorzio dei due, cresce insieme alla sorella Maya e alla madre Shyamala Gopalan Harris, una ricercatrice per il cancro e attivista per i diritti civili. Frequenta l'università di Howard a Washington e dopo la laurea in legge alla Hasting in California, comincia la sua carriera giuridica nell'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Alemada. Da qui è tutto un crescendo. Nel 2003 diventa procuratrice distrettuale di San Francisco e poi la prima procuratrice donna, afroamericana e di origine asiatica della California dal 2011 al 2017. Nello stesso anno arriva la nomina a senatrice dello Stato (di tradizione dem) e comincia a farsi largo nell'ambiente progressista dopo l'audizione del giudice nominato da Trump alla Corte Suprema Brett Kavanaugh, passata alla storia per la 'grinta' della senatrice nel porgli le questioni, e avendo a che fare con il ministro della Giustizia, William Barr.Sulla cresta dell'onda, arriva a lanciare la candidatura per la Casa Bianca proprio nella sua Oakland e riceve una calorosa accoglienza da parte dell'elettorato salvo poi non riuscire a dare un'impronta precisa alla sua campagna elettorale e risultare confusa su temi come l'assistenza sanitaria. Non è mancato un momento di tensione con l'attuale partner di ticket, che aveva duramente attaccato durante le primarie dem per la sua opposizione al busing (pratica di portare i bambini in autobus a scuola al di fuori dei loro quartieri di residenza per ridurre la segregazione razziale).
Poi la scelta proprio di Kamala, che vista anche la grande differenza di età col suo presidente, 55 anni contro 77, potrebbe avere un ruolo molto più rilevante rispetto ai precedenti numeri due della Casa Bianca. E già in molti ritengono che, qualora Biden rispettasse quanto detto in passato (e cioè che non correrà per un secondo mandato), la prossima candidata democratica possa essere proprio lei.