Esteri
Usa 2024: Trump ci crede, i repubblicani meno
L'ex presidente americano: "Metterò fine al conflitto in Ucraina in un giorno, sono l'unico che può evitare la Terra Guerra Mondiale"
Usa, Trump non ha - ancora - rivali tra i repubblicani
La base crede ancora in lui, e nessuno dei suoi rivali sembra in grado di poterlo contrastare efficacemente. Men che meno la senatrice Nikky Haley, appena candidatasi, che viene data al 4% dei consensi (contro il 53% di Trump e il 32,5% di De Santis). Anche se l’élite del partito sembra volerlo scaricare, considerandolo ormai come un candidato troppo ingombrante e scomodo e senza avere alcuna possibilità di ripetere il miracolo riuscito nel 2020, il Gop non sembra in grado di poterlo scaricare e metterlo da parte.
Lo stesso Ron De Santis, su cui molto sembrano puntare tra i repubblicani ostili a Trump, pur avendo governato bene la Florida, non sembra avere quel carisma e quel appeal, in grado di superare il consenso ancora alto dell’ex presidente tra la base dei votanti repubblicani. Ma la sfida per le primarie è ancora lunga, molto candidati restano ancora nell’ ombra, e non è detto che per Trump la strada sia tutta in discesa, anzi. Larry Jacobs, direttore del Center for the Study of Politics and Governance dell'Università del Minnesota, ha dichiarato: "Non vedo molta paura nel partito di Trump. Mi sembra che ci sia stato un accordo davvero ampio nei circoli repubblicani sul fatto che Trump sia debole e che sia battibile. Inoltre, potrebbe essere ancora più debole con le prossime accuse. Per me quello che sta succedendo in questo momento è solo la conferma che la presa di Trump sul partito repubblicano si sta allentando”.
Usa, Ron De Sanctis "in attacco" contro Trump nella sfida alle primarie
Intanto mentre Trump parlava al CPAC, De Sanctis era ad una raccolta fondi repubblicana. “Sono in attacco” ha detto De Santis a un pubblico evento del Conservative Club for Growth al The Breakers Palm Beach Resort. “Alcuni di questi repubblicani si siedono come piante in vaso e lasciano che siano i media a definire i termini del dibattito. Lasciano che la sinistra definisca i termini del dibattito. Prendono tutto ciò che arriva perché non stanno facendo nulla. . … E io ho detto: ‘Non è quello che facciamo.'” Insomma, la lunga sfida per le primarie e già cominciata e si prevede ricca di suspense e colpi bassi, che alla fine potrebbe portare ad un indebolimento del candidato repubblicano, chiunque esso sia, ancora prima di sfidare quello democratico per la presidenza del prossimo anno.